Rifiuti bruciati nelle campagne di Stea. M5S: “Atto gravissimo. Buon lavoro agli inquirenti”


BARI - Rimaniamo in attesa delle conclusioni da parte degli inquirenti riguardo all’atto certamente gravissimo che ha coinvolto l’Assessore all’Ambiente Gianni Stea: teloni di plastica per uso agricolo bruciati proprio all’interno delle sue campagne. Chiunque si sia reso protagonista di questo atto contrario a qualsiasi norma di tutela ambientale, infatti, ha generato un danno non indifferente inquinando non solo l’aria ma anche il terreno ed è paradossale che ciò sia avvenuto proprio all’interno della proprietà dell'assessore regionale all'ambiente.
Così in una nota i consiglieri regionali M5S Puglia Rosa Barone, Grazia Di Bari e Antonella Laricchia.

Ma non è l’unico punto oscuro della vicenda. Stando alle ricostruzioni apparse sugli organi di stampa - prosegue la nota - il 4 gennaio gli operai che lavorano nelle campagne di Stea avrebbero raccolto i teloni di plastica e li avrebbero accantonati ai margini della proprietà dell’Assessore in attesa della ditta che si occupa di smaltirli. Proprio una settimana dopo Stea lancia l’iniziativa “PlasticFree” volta al ritiro gratuito dei teloni di plastica per uso agricolo, un’iniziativa di cui dunque avrebbe egli stesso beneficiato ma che pare non essere arrivata tempestivamente dal momento che, sempre stando alle dichiarazioni di Stea, il 25 gennaio l’Assessore sarebbe stato avvisato di essere stato sfortunatamente vittima dell’azione di ignoti che avrebbero bruciato i teloni nelle sue campagne per fortuna non colpendo le colture. Un’azione che secondo l’Assessore sarebbe stata messa in atto da malviventi che gli avrebbero tolto di mezzo i teloni “a scopo intimidatorio” e che sarebbe avvenuta in almeno due fasi, a giudicare dalle date delle fotografie indicate dagli organi di stampa. Successivamente poi, sembra che qualcuno avrebbe anche tentato di nascondere le tracce del precedente attentato arando il terreno e rimescolando i residui dei teloni bruciati.

Dinanzi a fatti talmente gravi e incomprensibili, ci sentiamo di esprimere anche noi solidarietà all’assessore Stea e siamo lieti che abbia denunciato agli inquirenti l’accaduto, anche se una settimana dopo aver appreso il fatto e in concomitanza con l’uscita della questione sugli organi di stampa. Auguriamo buon lavoro agli inquirenti perché possano individuare al più presto i responsabili dell’accaduto, conclude la nota.

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