Giuseppe Povia: «'I bambini fanno ancora oh'? Sempre, la meraviglia è la chiave di tutto»


di NICOLA RICCHITELLI – Partirà dalla provincia di Lecce, e quindi Tuglie – l’occasione sarà la festa della SS. Annunziata, lunedì 25 marzo – il “DivertimentTour” di Giuseppe Povia, una partenza, ma soprattutto un ritorno, nella “sua” terra per l’artista milanese originario di Bisceglie – suo padre infatti era nativo della città dei dolmen – e a tal proposito lo stesso Povia racconta: «Mi ricorda quando ero piccolo. I colori, gli odori, le strade e la gente pugliese mi fanno venire in mente mio nonno e mia nonna di Bisceglie, i piccioncini della canzone "Vorrei avere il becco"». 

Un nuovo tour, ma soprattutto un nuovo singolo, “Cameriere” – in uscita il prossimo 31 marzo – dai tratti autobiografici: «E' un tema mai trattato. Ho fatto il cameriere più o meno a 20 anni e questo lavoro mi ha aiutato a crescere, a stare con la gente e a rincorrere i miei sogni senza pesare sulle spalle dei miei genitori. La morale è che tutti siamo al mondo per dare un servizio, la differenza è che tanti lo fanno solo per soldi, molti come me per passione. Anche ora che faccio il cantautore servo delle emozioni».  

Povia, innanzitutto benvenuto sulle pagine del nostro giornale... soprattutto bentornato nella nostra ma anche nella tua Puglia. Che effetto ti fa ritornare nella tua terra?
R:«È sempre una grande emozione. Mi ricorda quando ero piccolo. I colori, gli odori, le strade e la gente pugliese mi fanno venire in mente mio nonno e mia nonna di Bisceglie, i piccioncini della canzone "Vorrei avere il becco"».

Perché hai deciso di far partire il tour proprio dalla Puglia?
R:«Per una questione identitaria, la Puglia mi porta bene. Ringrazio Fernando Augurio e il comitato di Tuglie».  

Che tour c'è da aspettarsi e che brani troveranno spazio in scaletta?
R:«Quest'anno si chiama “DivertimenTour”, sarà grande festa con tanto ritmo e interazione col pubblico. Canterò i miei successi e tante altre canzoni. Non mancherà il momento sociale col brano 'Maledetto sabato' che ho scritto quando ho perso il mio migliore amico in un incidente stradale». 

Cosa rappresenta per te un concerto?
R:«Il concerto per me è un discorso di musica con una morale positiva. Deve essere una festa con contenuto e poi mi piace vedere la gente che partecipa e che si ritrova anche grazie a me».  

Tra l'altro proprio a fine mese uscirà il nuovo singolo "Cameriere". Ti va di raccontarci un po' di questo pezzo?
R:«È un tema mai trattato. Ho fatto il cameriere più o meno a 20 anni e questo lavoro mi ha aiutato a crescere, a stare con la gente e a rincorrere i miei sogni senza pesare sulle spalle dei miei genitori. La morale è che tutti siamo al mondo per dare un servizio, la differenza è che tanti lo fanno solo per soldi, molti come me per passione. Anche ora che faccio il cantautore servo delle emozioni». 

Ieri vi è stata la messa in onda della seconda puntata di “Ciao Darwin”, una puntata che ha messo di fronte la squadra FAMILY DAY contro GAY PRIDE e che ha visto la tua partecipazione. Che esperienza è stata?
R:«Ci siamo divertiti tantissimo! C'è stato anche un acceso e simpatico dibattito tra me e Vladimir Luxuria, persona fantastica. Ognuno ha difeso le proprie idee. Io, ovviamente, quelle della famiglia naturale che nasce migliaia e migliaia di anni fa». 

Tra l'altro, la tua partecipazione non ha mancato di sollevare qualche polemica... Perché Povia genera sempre polemiche?
R:«Le polemiche non esistono. Esistono le idee e le idee opposte. Ci si confronta e tutto ciò genera un dibattito che si chiama democrazia». 

Povia, dopo tanti anni, "I bambini fanno ancora oh"?
R:«Sempre, la meraviglia è la chiave di tutto».  

Questo pezzo, tra l'altro, lo hai interpretato qualche settimana fa a Sanremo Young, programma che ti ha dato modo di tornare in tv dopo tanti anni. Quali i motivi di questa lunga assenza dal tubo catodico?
R:«Avevo puntato molto sui concerti a tema social-politico perchè avevo fatto un disco su questi argomenti e venivo quindi inviato in tv nelle trasmissioni politiche. Ora tutto è cambiato e ho un altro progetto. Spero di fare tanta televisione con la mia nuova musica». 

Rimanendo in tema, vorrei chiederti un tuo parere sul Festival di Sanremo appena concluso...
R:«Per me è stato bello e il vincitore ha meritato la vittoria, anche se lo hanno un po' strumentalizzato». 

Cosa rappresenta per te quel palco?
R:«Ogni volta può essere una possibile svolta».

Ti rivedremo un giorno all'Ariston?
R:«Ci sono appena stato, a Sanremo Young, Comunque lo spero!».

In futuro c'è da aspettarsi un nuovo album?
R:«Ci sto lavorando giorno e notte ma sono lento e riflessivo. Per ora mi gusto il “DivertimenTour” e il nuovo singolo "Cameriere". Girerò il video vicino alla Puglia, in Basilicata».

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