In arte Gibilterra, tra provocazione e ironia


MILANO - Non ha peli sulla lingua e dice la sua sul mondo della musica italiana: ''Non ascolto la musica attuale e non copio nessuno'' - ci racconta. Gian Marco Massari, in arte Gibilterra, ha conquistato il popolo del web con il suo ultimo provocante singolo 'Cosmopolitan', seguito da un videoclip ad alto tasso erotico.

Il nuovo singolo arriva dopo la pubblicazione del precedente brano 'Cornice' che ha dato il via al progetto dell'artista. In Arte Gibilterra è al lavoro sul suo primo album, in uscita quest’anno, per l’etichetta indipendente Limonata Dischi.

Anche con questo nuovo singolo non hai 'abbandonato' la strada della provocazione. E' un modo per arrivare a più persone? 
Anche, ma soprattutto è un modo per fare qualcosa di diverso. Ormai il format dei video “pop” “indie” è sempre lo stesso, pischelle che cantano in playback, cantanti invisibili o che cantano in playback camminando o in concerti fake.

Cosa racconta Cosmopolitan? 
La canzone parla di una ragazza che non riesce ad esprimere se stessa e forse non si piace a abbastanza per mostrarsi com'è. Quindi affoga la sua identità nell'alcool per sostenere conversazioni distanti dal suo io, sognando in cuor suo di scappare. 

Qual è stato il riscontro del pubblico che ti segue? 
Molto positivo. Ancora meglio di “Cornice”, il mio primo singolo. “Cornice” era solo un antipasto della mia idea di beat-pop, un pezzo abbastanza in linea con l'attualità. Con “Cosmopolian” abbiamo voluto far sentire il vero suono di In Arte Gibilterra e la gente è rimasta molto colpita. E' effettivamente qualcosa di nuovo.

Quando è nato il progetto In Arte Gibilterra? 
A maggio scorso, suonavo con una band, inizialmente dovevamo firmare tutti per Limonata. Poi ci fu un cambio di rotta da parte dell'etichetta quando senti Cornice acustica cantata da me (io non cantavo nella band) e scritturò solo me. 

Come pensi che stia cambiando la musica in Italia?
La musica è cambiata qualche anno fa con Calcutta, Gazzelle ecc. Ora il pop italiano sta sfornando solo scimmiottamenti degli artisti che hanno veramente dato una svolta alla musica italiana facendo tornare la gente ai locali ad ascoltare musica dal vivo. Quando iniziai io diversi anni fa la musica dal vivo era morta, ora grazie a queste persone la gente ha ricominciato a sostenere gli emergenti. Però basta copie di copie di copie. In questo momento siamo in un limbo, spero di poter contribuire a far cambiare direzione. 

Cosa dobbiamo aspettarci da In Arte Gibilterra? 
Un album diverso, dei video diversi, dei live diversi. Non copio nessuno perché non ascolto la musica attuale, vivo ancorato al rock anni 70.  Mi diverto a cercare di stupire, impressionare, far vedere e sentire qualcosa di nuovo e non le solite lagne.

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