Ronaldo, l'uomo del destino

(LaPresse)
TORINO - E' lui il 'Re'. Con i tre gol di ieri sera, Cristiano Ronaldo si è ripreso la scena del palcoscenico internazionale ed è salito a quota 124 reti in Champions, 127 se considerate tutte le competizioni. 124, ovvero sei in più di quelli messi a segno dall’intero Atletico nella sua storia nell’Europa dei grandi. Il fenomeno portoghese può vantare inoltre primati in ogni statistica della Champions: gol totali, in casa, in trasferta, nei gironi, nella fase ad eliminazione diretta, nelle finali, su punizione, su rigore, di testa, per numero di doppiette, triplette e assist.

Prima della magica serata contro l'Atletico, Cr7 aveva regalato una sola prodezza al popolo dello Stadium. Con il tris servito ai Colchoneros, però, è diventato il giocatore con più gol all'attivo - alla pari di Vidal - nello stadio bianconero, otto, in virtù di quelli siglati con la maglia avversaria e ha raggiunto Messi per numero di triplette in Champions. Per ritrovare, invece, l'ultimo juventino a segno tre volte in questa competizione nella stessa partita bisogna tornare indietro al 1998, quando la tripletta di Del Piero stese il Monaco. Numeri che CR7 ha eguagliato alla sua prima stagione a Torino, dimostrando di essere addirittura migliorato con il tempo.

Dalla stagione 2016-17, infatti, Ronaldo ha partecipato attivamente a 41 gol, di cui 31 centri personali e 10 assist. Basti pensare che il secondo di questa lista è a quota 28. Il fuoriclasse della Juve, con i tre colpi che hanno eliminato gli spagnoli, è salito a 62 gol - di cui 19 nelle ultime 14 - nella fase finale in 77 partite, a cui aggiungere 16 passaggi vincenti. Il che tradotto vuol dire per la squadra di Ronaldo partire teoricamente sempre con il risultato di 1-0. E ora è la Juve a godersi l'uomo bionico che ha reso quasi semplice un'impresa che sembrava complicatissima alla vigilia. "Sono venuto qui per questo" ha detto il portoghese alla fine del match. Come non credergli?

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