Bari brilla di luce d’arte, sguardo in alto ai danzatori volanti: è il corteo di San Nicola 2019

di LUIGI LAGUARAGNELLA - Per il terzo anno i baresi si ritrovano con la testa in alto. Sguardo puntato verso il cielo a godersi lo spettacolo della danza aerea: artisti e performer volteggiano appesi su fili e grandi palloni incantando per l’ennesima volta i cittadini, i pellegrini, che carichi di curiosità riempiono le strade del centro cittadino per la festa del loro santo.

San Nicola attira, è la luce di della sua città, Bari, che con il corteo storico apre la festa patronale. La città si illumina, brilla. Come i giochi di luce futuristici che esaltano la bellezza dei suoi monumenti il teatro Piccinni, il teatro Margherita, la Basilica. I video mapping sulle loro pareti sono uno sfondo strepitoso durante il percorso degli oltre 500 figuranti, i timpanisti, gli sbandieratori, i cavalieri, i falconieri, mangiafuoco, la caravella trainata dai 62 marinai.

Dal cielo lo sguardo si sposta in basso: sfilano i bambini che durante il tragitto urlano “viva San Nicola!” e regalano frasi in barchette di carta o del pane, piccoli e grandi vestiti con gli abiti del mondo a ricordare l’universalità del santo di Myra. Notevole è l’impegno delle scuole coinvolte nell’edizione 2019 del corteo storico per la terza volta firmato Elisa Barrucchieri: protagonisti sono i bambini, soprattutto nelle scene dei miracoli il fuoco.

Le luci, le acrobazie, l’arte innovativa colpiscono ancora i baresi. Alle ballerine volanti, quest’anno, si aggiungono artisti che danzano su alti pali mobili che ondeggiano come il mare. In questo corteo anche la caravella prende il volo, mantenendo sempre la tradizione che vuole la presenza, in questa rievocazione storica della traslazione, dei cavalli.

Davanti al Piccinni, al Margherita e alla Basilica ci sono state le esibizioni principali. Proprio nel tempio che custodisce le reliquie è stato portato il quadro del Santo: la facciata si è trasformata in un video racconto. Sguardo alto e fiero per questa “tradizione ricca di novità”. Quello stesso sguardo che guarda al futuro, alle nuove generazioni proprio come il corteo ha voluto raccontare.

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