Conte: "Senza risposte chiare rimetterò mandato al Colle"

ROMA - Ultimatum del premier, Giuseppe Conte, ai due vicepremier, Matteo Salvini, e Luigi Di Maio. "Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti". A dichiararlo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa nella sala dei Galeoni di Palazzo Chigi.

"Mi sono determinato ad accettare l'incarico - ha detto ancora il presidente del consiglio - perché, pur consapevole di essere privo di una mia forza politica di sostegno, ho ritenuto di poter attingere dall'articolo 95 della Costituzione e alle prerogative ivi indicate, che definiscono ruolo e poteri del premier".

"L'esperienza di governo ha dovuto convivere con un ciclo serrato di tornate elettorali con campagna elettorale pressoché permanente e ne ha risentito il clima di coesione delle forze di governo. Io stesso avevo sottovalutato questo aspetto", afferma ancora Conte, aggiungendo: "In particolare il voto delle europee, molto complesso, ha accreditato l'immagine di uno stallo nell'attività di governo: questa è una falsità, il governo ha continuato a lavorare perché è iniziata la fase due, dopo la fase 1".

"Parole univoche dal governo - ha aggiunto il premier in conferenza stampa - per la fiducia dei mercati".

"I provvedimenti che il governo deve mettere in campo, secondo il presidente del Consiglio, "richiedono visione, coraggio, tempo, impongono di uscire dalla dimensione della campagna elettorale e entrare in una visione strategica e lungimirante, diversa dal collezionare like nella moderna agorà digitale".

DISCORSO 'RIAPPACIFICATORE' - E' pronto il discorso di 'riappacificazione' del premier Giuseppe Conte, in cui sarà presente un richiamo netto e un ultimo tentativo per evitare il baratro della crisi. Conte punta molto sul discorso agli italiani che sta limando in queste ore e che oggi pomeriggio pronuncerà dopo ore di silenzio. 

Da ricomporre un esecutivo sempre più diviso e che prende posizioni dissonanti e scomposte. Anche per questo, l'impatto che il discorso avrà sui suoi vicepremier è tutto da valutare. Conte, tuttavia, è pronto a parlare agli italiani forte di un consenso registrato anche alla fine della parata del 2 giugno, quando si è intrattenuto a lungo con decine di persone che gli chiedevano un selfie invitandolo a non mollare. E il premier, da questa sera, potrà farsi forza anche con "l'endorsement" di Papa Francesco, che di ritorno dalla Romania lo definisce uomo "intelligente, che sa di cosa parla". 

Responsabilità e dignità saranno due parole chiave del suo discorso. Poi subito dopo, verso venerdì, è previsto un vertice a tre, anche perché fino a giovedì Salvini sarà impegnato nella campagna per i ballottaggi, possibile spartiacque, nella strategia leghista, per capire anche cosa fare del governo.



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