Il lirismo cromatico degli acquerelli di Maria Grazia Dell’Aere


di VITTORIO POLITO - La pittura è l’arte del dipingere, raffigurare il mondo esterno o immaginario per mezzo di linee, colori, masse, valori e toni. Un’attività basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche che alla fine danno luogo ad un prodotto finito, un quadro, una scultura, un progetto architettonico, ecc.

Maria Grazia Giovanna Dell’Aere, ha pubblicato recentemente per SECOP edizioni, collana “Oltre il confine”, l’agile e coloratissimo volumetto “Nudamore”. Perché “Nudamore?” Chiarisce l’interrogativo Giovanni Romano che firma l’introduzione: “Nudità e amore sono due parole inesorabilmente unite. Nudità degli amanti quando celebrano fisicamente l’amore, ma molto più nudità dell’anima che quando ama va incontro agli altri”.

Trattasi di una serie di acquerelli di figure di donne, colte negli attimi fugaci del loro vivere e scelte tra le numerose tavole della sua produzione.

Scrive Angela De Leo nell’introduzione che “la mostra pittorica sulle donne dell’autrice è un luminoso esempio di immagini, forme, colori” che “emozionano perché si trasformano nel canto, ora tenero ora impetuoso ora dolente ora appassionato e nostalgico, dell’universo femminile, che nei quadri di Maria Grazia si ripropone in tutte le sue innumerevoli sfaccettature d’acqua e d’aria, di terra e di fuoco”.

Non sono un critico d’arte ma la visione degli acquerelli di Maria Grazia Giovanna Dell’Aere, coloratissimi, destano effetti luminosi sorprendenti, gradevolmente accettabili, insomma un lirismo cromatico, che vedono protagonista il corpo femminile attraverso tecniche differenti che mostrano i talenti dell’autrice.

Il volume riporta anche alcune poesie firmate dalla stessa autrice e da Zaccaria Gallo, Romano Dell’Aere, Mimì Girasoli, Angela Strippoli, Federico Lotito, Anna Mininno, Benedetta Caterina, Nunzia Bevilacqua, Nico Mori e Angela De Leo.     
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