La squadra salentina, dopo 7 duri
anni di recupero in seguito allo scandalo di Calcioscommesse nel 2012, sono
pronti a rientrare a testa alta nel Campionato
di Serie A. La retrocessione nella
Lega Pro Prima Divisione, ex-Serie C1, è costata cara all’U.S. Lecce, che
ha dovuto fronteggiare un fallimento scampato per poco e una fondamentale
riorganizzazione della squadra.
Sono stati 7 anni di sofferenza e riconquista, durante i quali i giallorossi
hanno ricostruito una squadra solida, efficiente ed affiatata partendo dalle
basi: la condanna per aver truccato il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2015 ha,
infatti, visto i giallorossi essere retrocessi in serie C, condannato
l’ex-presidente Pierandrea Semerano all’esonero e l’intera tifoseria dover
sottostare all’onta infamante di aver partecipato alla corruzione del giocatore
biancorosso Andrea Masiello, autore del fatidico autogol nella partita che
avrebbe salvato l’U.S. Lecce dalla retrocessione.
Cos’è cambiato negli ultimi 7 anni
Gli ultimi sette anni sono stati
spesi dal Lecce a ripartire da zero, riconquistando la fiducia del pubblico,
ritrovarla in se stessi e aver ragione delle altre squadre che, nella stessa Divisione,
lottano anch’esse ferocemente per la qualificazione e la promozione.
La risalita sarebbe potuta essere
più rapida se la squadra salentina non fosse stata costretta a competere con un
Benevento nel pieno della forma fisica e convinto della propria vittoria.
Tuttavia il tempo non è andato sprecato e la promozione in serie B piuttosto
che il salto diretto in Serie A (2017/2018) ha permesso alla squadra di
rafforzarsi maggiormente. Il secondo
posto nel Campionato di Serie B nel 2018/2019, ad un punto dal Brescia,
hanno confermato che l’U.S. Lecce ritornerà in Serie A a distanza di sette
anni.
L’apporto di Fabio Liverani
La fortuna dei giallorossi è
arrivata dopo la 5° giornata di campionato con il nome di Fabio Liverani: le dimissioni del precedente allenatore sembravano
poter gettare il club nel panico, ma la nomina di Fabio Liverani ha permesso
alla panchina di riorganizzarsi per il meglio.
Il nuovo allenatore ha dimostrato fin dal principio di avere le idee
chiare, impiegando il 4-3-2-1, l’albero di Natale del Milan di Ancelotti,
favorito anche dalla scoperta di due talentuosi trequartisti: Marco Mancosu e
Filippo Falco, che si sono dimostrati fondamentali per il gioco della squadra,
riuscendo spesso e volentieri a determinare fasi di gioco soverchianti dei
giallorossi, che hanno più che meritato la promozione con un totale di 66
punti, 19 partite vinte, 9 pareggi e 8 sconfitte.
Le grandi doti di comunicatore di
Fabio Liverani si sono dimostrate essenziali per creare una panchina affiatata
dal gioco fluido e dinamico, qualità che gli sono valsi il soprannome di
“strizzacervelli”.
Scommesse sul Lecce: imparare dai propri errori
Il processo di Calcioscommesse ha
visto la condanna di circa 250 tifosi
del Lecce al pagamento di un rimborso di 400 euro, sancito dalla Corte di Bari
nel novembre 2017. Si tratta di un duro colpo anche per la tifoseria dell’U.S.
Lecce, specialmente considerando che la pratica delle scommesse calcistiche
risulta essere una delle più diffuse in Italia presso tifosi e non.
In seguito allo scandalo,
tuttavia, sono state introdotte numerose
contromisura anche nel mondo delle scommesse online e i bookmaker sono
stati portati a provare la propria affidabilità attraverso la licenza AAMS
(Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato), in modo tale da rendere
sicure e controllate sia per gli utenti che per lo stato tutte le opzioni di
scommessa, inclusi anche tutti i bonus che i
bookmaker propongono ai propri clienti.
L’errore c’è stato, ed è anche
stato pagato caro. Nel 2019 il Lecce ha tuttavia dimostrato di aver
abbondantemente scontato la propria pena e di essere pronto a rimettersi in
lizza, con tutta la serietà e la competitività di una squadra coesa e compatta.