Leporano '19, Serena Tardiota: "La politica segna la nostra vita e non si può restare a guardare"

di PIERO CHIMENTI - L'ultima tornata elettorale, da poco andata in archivio, tra le piccole realtà locali della nostra amata Puglia ha visto l'elezione nel piccolo Comune di Leporano, in provincia di Taranto, di Serena Tardiota che, data anche la sua età, classe 1994, si occuperà delle nuove generazioni ricevendo le deleghe per le politiche dello sport, giovanili, tempo libero, impiantistica sportiva, corsi di formazione professionale, da parte del neo sindaco Damiano. Di questo suo ingresso nel mondo politico Serena ha deciso di raccontarci le sue sensazioni:

D. Cosa ti piace della politica? Cosa ti ha spinto a soli 24 anni a candidarti? 
R: Penso che coltivare con passione ed impegno un hobby mi ha permesso di rafforzare la mia autostima, di misurarmi con i miei limiti e ricaricare le mie energie. Lo studio delle Lingue straniere è sempre stato un punto forte da quando ero piccolina; questo mi ha permesso di migliorare giorno dopo giorno sviluppando le mie conoscenze e mettendomi alla prova con i miei limiti. Sono sempre stata aperta al dialogo cercando di confrontarmi con tutti: far del bene sempre mi ha permesso di diventare la persona che sono. Ed è per questo che ho scelto di mettermi in gioco e di candidarmi come consigliera al Comune di Leporano con Vincenzo Damiano. Per rispondere ad un dovere civico e morale. Dunque scegliere di candidarsi è visto da molti come qualcosa di incomprensibile. Ma la politica segna la nostra vita e non si può restare a guardare perché non basta lamentarsi per migliorare le cose. Un giovane che si interessa di politica e addirittura si candida nel proprio Paese sembra un'utopia. Spesso, parlando con i miei coetanei colgo sconforto, disillusione e talvolta rabbia nei confronti della classe politica. Un disagio che li porta a ritirarsi e allontanarsi dalla politica evitando perfino di votare. Purtroppo è una scelta sbagliata. La Politica quella con la P maiuscola ci permette di tutelare il nostro territorio e dobbiamo essere noi giovani a metterci in gioco per sfruttare al massimo le nostre energie al servizio della comunità perché il futuro appartiene a noi ed è nostro compito impegnarci perché sia migliore del presente. Mi ha spinto la necessità di rinnovamento ma in primis il bisogno di coinvolgere i miei coetanei nella vita del Paese. Bisogna creare e sviluppare un interesse generale, una voglia di collaborazione che spinga ragazzi e adulti in una sola direzione ovvero la partecipazione. L'età non implica maturità, serve voglia di fare e la garanzia di un eventuale impegno costante in futuro. Gli obiettivi da raggiungere sono tanti e credo che solo con la trasparenza, la collaborazione e la mia caparbietà riuscirò a renderli concreti.

D. Quali obiettivi vuoi fissarti col tuo nuovo ruolo nel consiglio comunale?
R: Gli obiettivi da raggiungere sono tanti e credo che solo con la trasparenza, la collaborazione  e la mia caparbietà riuscirò a renderli concreti. Obiettivi semplici che possono migliorare sempre di più l'ambiente di una piccola realtà come Leporano ma allo stesso tempo fondamentali. Sottolineo che senza una classe politica che voglia migliorare i cittadini difficilmente si può ottenere un progresso sociale.

D. Quali interventi sono essenziali per piccole realtà come Leporano?
R: Gli interventi essenziali nei primi 100 giorni riguardano una pulizia radicale del territorio.  Il "decoro urbano" comincia da come si accoglie chi entra in casa nostra in questo caso nel nostro territorio comunale.

D. Molti giovani si allontanano dalla politica. Quanto la nomina di una giovane consigliera come te può farli avvicinare? Quale invito ti senti di fare ai tuoi ormai sfiduciati coetanei? 
R: La sfida che rivolgo a tutti i miei coetanei è di trovare l'energia per perseverare ed insistere sulle proprie passioni poiché bisogna fare ciò che si ama e amare ciò che si fa.

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