Marco Ferradini duetta con la figlia Charlotte nel nuovo singolo 'Le parole'

MILANO - Un ritorno atteso quello di Marco Ferradini che, dopo dieci album in studio e il clamoroso successo senza tempo di Teorema, torna sulle scene con il brano 'Le parole' in cui duetta con la figlia Charlotte Ferradini. Le parole, anticipa la pubblicazione del disco che sarà rilasciato in autunno.

“Che pena fanno le parole - commenta Marco Ferradini a proposito del brano, dedicato appunto al peso e al significato che possono rivestire le parole - quando pretendono di dare le stesse emozioni che l’amore fa provare. Le vedi che arrancano in salita, si gonfiano in una inutile fatica e non raggiungono mai lo scopo. Anzi, più sono tronfie e più diventano ridicole, quando basta invece un semplice sospiro con la sua carica di incognite inespresse, uno sguardo o un movimento a svelare, a raccontare. In questo brano, insomma, provo a raccontare tutto quello che le parole non riescono a fare”.

Scritto da Ferradini e pubblicato su etichetta Cello Label, il singolo Le Parole è prodotto da Cello Label e Auditoria Records con la produzione artistica di Antonio Chindamo.

Nativo di Como, all’età di otto anni Marco Ferradini si trasferisce con la famiglia a Milano, città cui rimarrà a lungo legato. Agli studi scolastici alterna quelli musicali, approfondendo e sviluppando un talento naturale che era maturato molto presto. L’esordio da solista avviene ufficialmente al Festival di Sanremo del 1978 con il brano Quando Teresa verrà e il successivo album, che ottiene un buon riconoscimento di critica e pubblico. Ma il vero successo arriva nel 1981 con la pubblicazione del singolo Teorema, che diviene subito un tormentone radiofonico e proietta Ferradini tra i cantautori più suonati e conosciuti d’Italia. Nello stesso anno partecipa a un tour con Ron e al Festivalbar.
Nel frattempo Marco continua a lavorare anche come autore, scrivendo e collaborando con numerosi artisti di punta, da Lucio Dalla a Bruno Lauzi, da Marcella Bella a Riccardo Cocciante, da Pupo a Mina, da Eros Ramazzotti ad Ivan Graziani, da Luca Barbarossa a Toto Cutugno.

Nel 1983 Marco è di nuovo sul palco del Festival di Sanremo dove presenta Una catastrofe bionda. L’omonimo album è un successo, trainato in parte dal brano Lupo solitario DJ, che negli anni diventa un vero e proprio pezzo cult per le radio e i DJ di tutta Italia, ai quali è dedicato.

Nel 1985 è la volta dell’album Misteri della vita, un concept album costruito attorno al tema della musica ma anche alla nascita della figlia Marta. Nel 1986 esce invece Marco Ferradini, un album che si discosta dai precedenti per le sonorità blues rock. Seguono nel 1990 l’album È bello avere un amico, nel 1992 la raccolta Ricomincio da Teorema, nel 1995 il disco Dolce piccolo mio fiore.
Nel 2000 Aldo, Giovanni e Giacomo nel loro film Chiedimi se sono felice scelgono Teorema come parte della colonna sonora, riportando attenzione e interesse nei confronti del cantante e della sua musica. Nel 2001 esce Geometrie del cuore, album che contiene anche una nuova versione di Teorema. Nel 2005 è la volta di Un filo rosso, raccolta di quindici canzoni tra le quali cinque inediti. Nel 2012 Marco è impegnato nella promozione di un progetto a cui tiene molto: un doppio CD intitolato La mia generazione in memoria dell’artista e amico Herbert Pagani. Le ultime pubblicazioni risalgono al 2014, quando Ferradini rilascia i singoli Due splendidi papà, in duetto con Gianni Bella, ed Attimi.
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