Barletta, #ioallafestadellamadonnaresto, Di Pietro (Barlett e Avest): «La festa è qui, ma faccio una tiratina d’orecchie...»


di NICOLA RICCHITELLI – Dopo la bellissima testimonianza pubblicata ieri di mons.Michele Seccia riprende quest’oggi la nostra campagna di comunicazione #ioallafestadellamadonnaresto, e ospitiamo dunque sulle pagine del Giornale di Puglia l’intervento di Raffaelle Di Pietro dell’associazione Barlett e Avest.

Queste le parole di Raffaele Di Pietro.

«Il mio invito in occasione dei festeggiamenti della festa dei Santi Patroni – come barlettano – è quello di restare nella nostra città, anziché preferire le feste delle città limitrofe come Trani, Margherita di Savoia, Andria… la festa è qua. Però vorrei tirare un po’ le orecchie a chi organizza la festa; nella nostra festa non c’è attrazione, non ci sono attrazioni per i giovani – i quali preferiscono lasciare la città durante i tre giorni – anche se poi il devoto a Barletta rimane perché la festa c’è l’ha nel cuore, chiaro che il non credente preferisce fare altro. Poi vorrei esprimere la mia delusione nei confronti dell’amministrazione comunale per quanto concerne le bancarelle che purtroppo anche quest’anno rimarranno sempre al solito posto. Io non credo che l’ubicazione attuale delle bancarelle sia quella ideale, anche dal punto di vista della sicurezza. Pensa ad un eventuale fuggi fuggi cosa potrebbe succedere. Concludo il mio intervento ponendo questa domanda: che senso ha avere le luminarie in centro e le bancarelle nella zona del castello?».         

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