Processo per presunte tangenti all’ex Provincia. M5S: “Città Metropolitana si costituisca parte civile”

BARI - “Come appreso da fonti di stampa, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per 27 soggetti, tra persone fisiche e società per truffa e corruzione ai danni della ex Provincia di Bari. Tra  i soggetti per cui è stato chiesto il rinvio a giudizio spiccano i nomi della consigliera regionale, comunale e metropolitana  Anita Maurodinoia e del marito, per presunte corruzioni e truffe". Così in una nota il portavoce del M5S eletti al Comune di Bari Elisabetta Pani, Antonello Delle Fontane e Alessandra Simone.

"La Città Metropolitana di Bari avrebbe potuto, e a nostro avviso dovuto, costituirsi parte civile dinnanzi al GUP prima della data dell’udienza preliminare, celebrata il 4 luglio, a maggior ragione considerato che “Lady Preferenze”, come è soprannominata dalla stampa la Maurodinoia, è recentemente diventata consigliera comunale nella coalizione a supporto dell’attuale Sindaco di Bari e Sindaco della Città Metropolitana. La Città Metropolitana ha ancora tempo per costituirsi parte civile prima dell’inizio del dibattimento in caso di effettivo rinvio a giudizio, e noi ci auguriamo che, oltre a farlo effettivamente,  in caso di rinvio a giudizio, confermi tale intenzione immediatamente, anche tenendo conto della ratio del “patto politico” firmato il 14 giugno fra tutti i candidati sindaci a Bari. Un patto che, ancorchè focalizzato sul voto di scambio, di fatto spinge verso la ricerca della legalità per tutti gli amministratori comunali. La prossima udienza - concludono i pentastellati - è fissata per il 10 luglio prossimo, e ci auguriamo che il Sindaco Decaro, proprio in virtù del fatto che la Maurodinoia è una delle esponenti più votate della sua coalizione, chiarisca da subito la posizione della Città Metropolitana, che ha tutto il diritto di essere risarcita e soprattutto di passare come una città i cui amministratori rifuggono la corruzione”.
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