Psoriasi: come curarla con nuove terapie, sole e alimentazione

Il problema della psoriasi, che può presentarsi sotto diverse forme, è una realtà comune per molti italiani, soprattutto perché colpisce migliaia di persone (il 10% in Italia). Si tratta di uno dei disturbi cutanei più fastidiosi e debilitanti, non solo per una questione legata ai sintomi fisici (come il prurito), ma anche per via delle sue conseguenze a livello psicologico. Perché la comparsa di zone arrossate e di placche argentee sulla pelle causa imbarazzo quando avviene sulle parti del corpo più esposte. Un problema che, purtroppo, in estate diviene ancora più fastidioso ma che per fortuna può essere risolto o perlomeno attenuato grazie alle nuove terapie sperimentali. 


Le nuove terapie per curare la psoriasi 


Secondo uno studio, condotto di recente dall’Università Tecnica di Monaco, la maggior parte delle persone che soffrono di questo disturbo non si reca dal medico e non si sottopone ad alcuna terapia. Sottovalutarla, però, non è la cosa giusta da fare: anche per via del fatto che i nuovi farmaci contro la psoriasi, ad oggi, riescono a curare il 90% dei casi. Il merito va all’impiego di nuovi inibitori (per l’interleuchina 12/23 e 17), che si dimostrano efficacissimi nella maggior parte delle situazioni, eccezion fatta per alcuni casi di psoriasi grave. Si parla nella fattispecie di nuovi farmaci come il Risankizumab 150 mg, di recente approvato in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, Italia compresa. 


I benefici del sole per chi soffre di psoriasi 


L’estate propone una soluzione naturale per combattere la psoriasi, anzi due: si tratta dei raggi solari e del mare, entrambi utilissimi per far regredire le lesioni di natura psoriasica. Il tutto per merito, in primo luogo, dell’azione cheratolitica dell’acqua del mare, che consente di eliminare gli strati di cute morta. Anche i raggi solari svolgono un ruolo molto importante, in quanto – in combinazione con l’acqua marina – aiutano ad abbattere il livello dell’infiammazione. I risultati in termini di sintomatologia sono evidenti: la lesione si normalizza da un punto di vista estetico, il prurito diminuisce e si assiste a una rigenerazione cutanea. Però bisogna fare comunque attenzione, perché un’eccessiva e incauta esposizione al sole potrebbe peggiorare lo stato delle lesioni e provocare delle ustioni. 


L’alimentazione più adatta contro la psoriasi 


Infine, c’è da dire che chi desidera combattere la psoriasi, dovrebbe comprendere tutta l’importanza di un comportamento virtuoso anche a tavola. Alcuni cibi sono infatti ideali, per via delle loro proprietà anti-infiammatorie, mentre altri possono aggravare la situazione. In primo luogo si consiglia di preferire alimenti come la frutta e la verdura di stagione: questi cibi contengono molte vitamine, che aiutano a combattere il problema dell’infiammazione psoriasica. Naturalmente la lista include anche altri cibi molto virtuosi, come nel caso dei legumi, dei cereali e del pesce azzurro, quest’ultimo ricco di acidi grassi polinsaturi Omega 3. La lotta alla psoriasi però passa anche per alcuni alimenti da evitare: si parla in special modo di quelli grassi, come la carne rossa e i latticini, e di quelli zuccherati

Il presente ci dice che la ricerca scientifica ha fatto dei notevoli progressi per la cura della psoriasi: chi ne soffre può cominciare da subito a prendersi cura della propria pelle adottando le giuste terapie. 
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