30 anni fa muore Gaetano Scirea: un gentiluomo del calcio italiano

di NICOLA ZUCCARO - E' il pomeriggio del 3 settembre 1989 quando, per le gravi ustioni riportate a seguito di un incidente stradale nei pressi di Varsavia, muore Gaetano Scirea. Il libero della Juventus e dell'Italia, laureatasi Campione del Mondo nella rassegna iridata di Spagna '82, si trovava in Polonia nella veste di osservatore juventino per visionare il Gornik Zabre, avversario che i bianconeri dovevano affrontare nei giorni successivi in Coppa Uefa.

La notizia della sua morte fu però resa pubblica solo nella tarda serata da Sandro Ciotti nel corso della "Domenica Sportiva" e alla presenza di un visibilmente commosso Marco Tardelli, suo amico e antico compagno di squadra nella Juve e nella Nazionale. Da quella maledetta domenica, il calcio italiano perse un gentiluomo, prima ancora che un serio professionista, capace di elevare sul piano educativo e culturale (era prossimo a conseguire il Diploma di Istituto magistrale) uno sport che sotto questi profili si è mostrato poco prolifico, sin dalla sua nascita.
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