Test Medicina, studenti: "Non c'è meritocrazia senza uguaglianza"

BARI - In occasione delle prove di accesso alla facoltà di Medicina, il Fronte della Gioventù Comunista (FGC) si è mobilitato in tutta Italia con azioni di protesta contro il numero chiuso nell’università.

Oltre Bari, manifestazioni di protesta sono state organizzate nelle principali università italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Firenze, Cagliari, Bologna.

«L’estrazione sociale degli studenti è diventata in Italia la prima determinante dell’esito dei test. Come si può parlare ancora di meritocrazia?» ha commentato Nicolas Maccuro responsabile FGC – «Le migliaia di studenti che non  provengono da scuole prestigiose e che non possono permettersi di prepararsi con corsi privati dal costo di migliaia di euro vengono duramente penalizzati durante queste prove. Se non si parte dalle stesse condizioni, di certo non se ne può fare una questione di merito. L’Italia - ha aggiunto Maccuro - soffre da anni una cronica  mancanza di personale medico e sanitario. Il saldo negativo tra chi va in pensione ed i nuovi medici continua  ad aggravarsi, col risultato che in 7 anni abbiamo perso 9mila medici e mancano 50mila infermieri. È ormai chiaro che nella situazione attuale i test di Medicina servano solo ad assecondare i tagli alla sanità pubblica, tutto a vantaggio del privato».
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