Xylella: Corte di Giustizia Ue condanna l'Italia

BARI - “L’Italia è venuta meno all’obbligo ad essa incombente di attuare misure per impedire la diffusione del batterio Xylella Fastidiosa, che può provocare la morte di numerose piante, in particolare degli olivi”. Oggi la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha reso note le motivazioni della sentenza con la quale accoglie in parte il ricorso presentato dalla Commissione europea contro la Repubblica italiana per le inadempienze in materia di contenimento del contagio da Xylella.

“La sentenza della Corte di Giustizia conferma quanto da noi sostenuto e purtroppo evidenziato nel corso di questi ultimi anni”, dice Pantaleo Greco, presidente della Federazione nazionale Olivicola di Confagricoltura, delegato per il dossier Xylella. “Il comportamento ondivago delle istituzioni italiane ci ha portato in questa situazione - prosegue Greco - Al danno si aggiungerà la beffa. I provvedimenti legislativi che abbiamo ottenuto sono arrivati con indescrivibile ritardo e ne pagheremo le conseguenze per i prossimi anni. Ora qualsiasi aiuto che speravamo di avere dall’Unione europea verrà meno”.

“La questione Xylella è diventata ormai per l’Italia intera un problema che mina la credibilità, anche istituzionale del nostro Paese, oltre ad essere una vera sciagura per l’economia agricola della Puglia” dice Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia. “La politica, sia locale che nazionale - aggiunge - ha preso troppo alla leggera la questione. E queste sono le conseguenze. Dal precedente governo avevamo avuto rassicurazioni, promesse e in parte anche fondi. Ma una buona parte degli interventi necessari per risanare il Salento e permettere all’Italia di non perdere la faccia su questa storia sono ancora lontani. Chiediamo al nuovo Governo e al neo ministro Teresa Bellanova di ottimizzare quanto fin qui fatto e procedere in una direzione finalmente chiara”.

XYLELLA, FITTO: LA CORTE UE CONDANNA L’ITALIA, MA IL COLPEVOLE E’ SOLO UNO, IL PRESIDENTE EMILIANO - Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FdI, on. Raffaele Fitto. “Nel giorno del suo insediamento al Ministero dell’Agricoltura, Teresa Bellanova troverà sulla sua scrivania una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea indirizzata formalmente all’Italia, ma che ha un preciso destinatario: la Regione Puglia e il suo presidente Michele Emiliano. La Corte UE condanna le Istituzioni italiane per i ritardi nei monitoraggi e l’abbattimento degli ulivi colpiti da Xylella".

“Oltre il danno (del batterio) ora la beffa del pagamento di una sanzione. Ed è solo l’inizio di una sciagurata gestione regionale di un’emergenza che poteva e doveva essere affrontata anni fa eradicando quelle che allora erano le piante infette circoscritte solo a una provincia (quella di Lecce) invece di far arrivare il batterio nel Tarantino e nel Barese. Per ora".

“Emiliano, insieme al Movimento 5stelle, sono colpevoli di essersi schierati nei primi anni di questa legislatura regionale al fianco dei negazionisti, di coloro che gridavano al complotto e hanno impedito che si realizzasse il Piano Silletti".

“Oggi la situazione è anche peggiore: manca un assessore all’Agricoltura e il commissario dell’Agenzia (ARIF), che si sarebbe dovuto occupare dell’emergenza, se ne è andato sbattendo la porta!".

“Pur ribadendo un giudizio totalmente negativo sul nuovo Governo, mi auguro che il neo ministro pugliese Bellanova possa affrontare questo dramma in modo deciso e soprattutto in totale discontinuità con il disastro attuale. In tal caso non mancherà la nostra collaborazione istituzionale nell’interesse del settore e del nostro territorio”.
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