La radio italiana compie 95 anni

di NICOLA ZUCCARO - Roma, lunedì 6 ottobre 1924. Alle ore 21 dalla stazione di Roma Uno, con la lettura affidata a Maria Luisa Boncompagni del primo annuncio regolare che introduce il Concerto che inaugura ufficialmente l'inizio delle trasmissioni dell'URI (Unione Radiofonica Italiana), la radio muove i primi passi anche in Italia. E' l'inizio di un percorso lungo 95 anni che subirà nel suo primo ventennio di vita due modifiche nelle sigle di rappresentanza della radiofonia italiana.

La prima, con il Decreto Regio Legge n.2207 del 17 novembre 1927 che, ufficializzando il passaggio dall'Uri all'Eiar (Ente italiano per le audizioni radiofoniche), accrediterà la Radio quale mezzo di propaganda di un regime inizialmente scettico sulla potenza che esso avrebbe poi irradiato. Il ripensamento di Mussolini e dei quadri del Partito nazionale fascista non si fece attendere. Dopo Roma, furono istituite le Stazioni Eiar nelle principali città italiane quali Torino, Milano, Firenze, Bologna e Bari.

Quest'ultima, inaugurata il 6 settembre 1932 per le travagliate vicende legate all'8 settembre 1943, si intreccia con quelle delle sedi di Napoli e di Palermo. Dai contestuali capovolgimenti bellici, iniziò, nel 1944, con l'Italia del Nord governata dalla Repubblica Sociale di Salò, il decennio del passaggio da Radio Audizioni italiane a Rai-Radiotelevisione italiana formalizzato dall'inizio ufficiale delle prime trasmissioni televisive, avviate nella mattinata di domenica 3 gennaio 1954.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto