Luca Dirisio torna con "Bouganville": ''Le radio mi hanno voltato le spalle''


MILANO - Otto anni alla ricerca di nuove emozioni, viaggi e idee. Il cantautore abruzzese Luca Dirisio, oggi 41enne, torna alla musica con il nuovo album 'Bouganville' (10 brani prodotti e arrangiati da Giuliano Boursier). Nei primi anni 2000 con il tormentone “Ci vuole calma e sangue freddo” ha conquistato le vette delle classifiche, milioni di dischi venduti e artista rivelazione al Festivalbar.

Simbolo della generazione di quei tempi, dopo il boom mediatico che lo ha travolto, si è preso una pausa per ritrovare se stesso e la sua musica. Con Bouganville Luca riparte da zero.


Perchè questo silenzio durato otto anni?
Nella vita ognuno ha le sue esigenze. La mia era quella di fermarmi un attimo e capire cosa volevo realmente.

Ti sei anche sposato...
Se fosse per me non mi sarei neanche sposato (ride, ndr). E' stato un passo importante per amore di mia moglie.

Cosa rappresenta per te questo disco? 
Rappresenta come ogni album un nuovo modo di comunicare. Credo che un cantautore vuole condividere le sue emozioni e le sue idee. Nell'album c'è tutto ciò che ho osservato in questi anni, appunti di viaggi, dediche, ricordi.

C'è molto della tua terra in questo disco, l'Abruzzo...
Sono legato alla mia terra e al suo mare, che considero mio fratello. Quando sono un pò saturo, prendo e vado al mare. E' come un amico che ti ascolta. Noi abruzzesi siamo un popolo di testardi e grandi lavoratori, ne sono orgoglioso.




Qual è stato il viaggio più bello che hai fatto in questi anni? 
Con mia moglie abbiamo deciso di andare nella sua terra, la Russia. Mi ha colpito molto la loro cultura, che è molto diversa dalla nostra, anche loro come noi hanno avuto grandi momenti di sofferenza. Ti confesso anche che ho una grande passione per i libri russi. Sto già pensando alla prossima tappa che sarà San Pietroburgo.

E' difficile replicare il successo di 'Ci vuole calma e sangue freddo'? 
Per aver successo ci sono due cose fondamentali come una buona etichetta e un grande mezzo di comunicazione come le radio. In passato ho collaborato con dei network ma poi i rapporti si sono interrotti e sinceramente, non ho mai capito il motivo di questa interruzione. Mi sono sentito voltare le spalle.

Il rapporto con le major com'era? 
Purtroppo loro hanno delle priorità. Investono per avere poi un ritorno doppio di quello che hanno tirato fuori.

Che ricordi hai dei tuoi esordi?
Quando ho iniziato ero giovane, avevo voglia di spaccare tutto, di cantare. Ero catapultato in un mondo tutto nuovo per me.

Cosa ti ha insegnato la musica in questi anni? 
La musica si deve fare senza pensare al business, adesso molti artisti escono con delle canzoni che raccontano di donne, rolex, sesso ma penso che lo facciano solo per business. Io sono nato cantautore e la cosa che mi preme di più è fare musica e scrivere canzoni, I soldi arrivano di pari passo.

Oggi come sei? 
E' il Luca Dirisio che cantava calma e sangue freddo, ma con più consapevolezze e meno spiriti bollenti. Voglio godermi la vita, la mia musica, la mia famiglia ed essere una persona serena.
















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