Migranti, arriva il decreto Di Maio: 'Rimpatri in 4 mesi'

ROMA - "E' stato un lavoro di squadra: ringrazio il ministro Bonafede, il presidente Conte e la ministra Lamorgese perchè noi stamattina firmiamo il decreto ministeriale che ci permette di portare le misure per stabilire se un migrante può stare in Italia da due anni a 4 mesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in conferenza stampa alla Farnesina presentando il decreto sui migranti.


"Sui migranti presentiamo un decreto che non urla ma fa i fatti", ha detto il ministro degli Esteri e capo del M5s Luigi Di Maio presentando alla Farnesina il nuovo decreto interministeriale Esteri-Giustizia-Interni sui migranti. Si tratta solo del "primo step del nostro piano per i rimpatri sicuri", ha aggiunto ribadendo che la misura "porterà da due anni a quattro mesi i rimpatri verso una serie di Paesi".

"Anche negli ultimi quattordici mesi è stato tutto fermo sui rimpatri, siamo ancora all'anno zero", ha detto Di Maio presentando alla Farnesina il nuovo decreto interministeriale sui migranti. "Non credo - ha aggiunto - che la redistribuzione sia la soluzione definitiva" ma "lo step importante è fermare le partenze".

"Non ci sono oneri di spesa per la semplice ragione che questo tipo di decreto inverte l'onere della prova. E' chiaro che questo è un primo step", ha detto ancora.

"Per tutti i casi in cui si dovessero verificare discriminazioni la nostra costituzione, le nostre leggi tutelano i diritti dell'individuo".

"Con questo decreto, avendo un elenco di Paesi sicuri, si permette di dimezzare tutta la procedura" della protezione internazionale, ha detto il ministro della Giustizia Bonafede. "I magistrati - ha puntualizzato - fanno già un lavoro importantissimo riescono a smaltire tantissime di queste domande e voglio ringraziarli pubblicamente". "Tuttavia con un incremento così importante oggi questo decreto dà alla Giustizia un aiuto importante", ha sottolineato.

STRETTA SUI RIMPATRI - Arriva la stretta sui rimpatri del Governo Pd-M5S, che allargherà e certificherà nuovamente la lista dei Paesi sicuri accelerando le procedure sul territorio italiano. La lista potrebbe includere, ad esempio, anche la Tunisia. Dopo l'annuncio dei giorni scorsi arriva il decreto targato Luigi Di Maio sui migranti.

Oggi la palla passerà al ministro degli Esteri e capo politico M5S, Luigi Di Maio che, assieme al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, presenterà il provvedimento dal "suo" ministero, la Farnesina.

Si tratterà di un decreto ministeriale, che non passerà quindi, dal via libera del Consiglio dei ministri.

Il tema, sin dalla campagna elettorale del 2018, è tra i più "cari" al leader del Movimento. Sul decreto ministeriale, a poche ore dalla sua presentazione, vige il più stretto riserbo, come speso accade per le misure "bandiera" del Movimento.

Il "gancio" giuridico alla misura potrebbe essere la direttiva europea 2013/32, che dà ai Paesi membri una certa discrezionalità sull'individuazione dei Paesi sicuri e alla quale ha fatto riferimento anche il decreto sicurezza.

Si prevede, inoltre, che nel provvedimento sia prevista anche un'accelerazione delle procedure per la definizione dei Paesi d'origine da parte delle commissioni territoriali.

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