Pedopornografia in Puglia, psicologi: 'Il dialogo è l’unica chiave per carpire i primi segni di abuso'

BARI - “Apprendiamo con grande preoccupazione i dati diffusi ieri in Camera dei Deputati sui casi di pornografia minorile e di violenze sessuali sui minori, triplicati in Puglia nel 2018”. Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia commenta i numeri del rapporto prestato dal Terre des Hommes, che vedono una crescita allarmante dei casi di pornografia minorile, mentre diminuiscono gli episodi di prostituzione minorile e corruzione di minorenni.

“Il numero dei maltrattamenti in famiglia è in calo, ma resta un dato preoccupante, così come restano allarmanti i numeri sui casi di violenza sessuale sui minori, in grandissima parte bambine, spesso consumati tra le mura di casa”. Il Presidente Di Gioia sottolinea: “Il ruolo dei genitori resta il più importante, ma anche quello degli insegnanti è fondamentale. Loro è il compito di educare i più piccoli a riconoscere le situazioni di pericolo e di ambiguità oltre che saper riconoscere loro stessi i segnali di abuso e insegnargli a confidarsi in caso di pericolo. Le vittime di abuso hanno bisogno di essere rassicurate, di sapere che possono fidarsi di un adulto con cui poter parlare".

La vice presidente Vanda Vitone commenta così: “Il traguardo dell’unità regionale di psicologica scolastica oggi, può diventare un argine di sicurezza per il diritto alla tutela della vulnerabilità, soprattutto dei minori. Anche se le violenze avvengono maggiormente in famiglia, il disagio del minore può essere intercettato in ambienti diversi, in particolar modo a scuola”.

Conclude Di Gioia “gli psicologi pugliesi  sono a disposizione per collaborare siamo pronti a dare il nostro contributo professionale alle forze dell’ordine ed alle principali istituzioni, soprattutto alla scuola dopo la recente approvazione della legge in Consiglio Regionale. Auspichiamo la presenza stabile di uno psicologo nel luogo deputato alla costruzione dei futuri cittadini”.
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