Daniele Silvestri, tra riflessione e rock, infiamma il pubblico pugliese

di FRANCESCO BRESCIA - Un tripudio di energia positiva, riflessioni sul passato e sul presente, ritmo trascinante e brani che ripercorrono 25 anni di carriera: dal 1994 al 2019. Questo è stato l’atteso e partecipatissimo concerto di Daniele Silvestri al Palaflorio di Bari venerdì sera, 15 novembre.

Dalla Targa Tenco aggiudicatasi al Festival di Sanremo ’94 nella sezione Nuove Proposte al nuovo album “La Terra sotto i piedi”. Venticinque anni di racconti, di società che cambia per rimanere più o meno la stessa, di collaborazioni, di riconoscimenti, di brani che restano e resteranno impressi nel cuore e sulle labbra di quanto apprezzano la buona musica cantautorale.

Bari e la regione tutta hanno risposto numerosi alla tappa pugliese del tour in cui il cantautore romano non solo ripercorre i suoi brani più intimi e più celebri, ma presenta il suo nuovo lavoro che non delude le aspettative.

Silvestri ha cantato su un cumulo di terra sotto i piedi, per riprendere il nome del suo album, quasi a voler ricongiungersi con la natura, con l’essenziale, con l’autenticità, senza artifici né fronzoli. Un concerto dai mille colori, dalle mille nuance e un pubblico rapito sia dalle note romantiche e introspettive, sia da quelle atomiche e roboanti della musica di Silvestri.
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