Lecce, nuovo impianto di compostaggio. Casili: “Scelta va condivisa con i cittadini e non può basarsi su logiche politiche”

LECCE - “Va bene la responsabilità e la scelta di non gravare sui Comuni del comprensorio di Cavallino, già vessati da un impianto che ha inquinato per anni, ma non si appesantisca Lecce con la realizzazione di un impianto che riceverà l’organico prodotto da 320mila abitanti e 27 Comuni coinvolti. La scelta di realizzare un impianto di tali dimensioni sul territorio deve essere frutto di condivisione anche con i cittadini e soprattutto non deve essere basata su logiche di appartenenza partitica. Il dubbio è che si tratti del ringraziamento di Salvemini per l’appoggio ricevuto in campagna elettorale da parte di Emiliano, che in questo modo non potrebbe più essere oggetto di critiche per la mancata pianificazione della chiusura del ciclo dei rifiuti nella nostra provincia. Lecce non può trasformarsi in una cloaca ma merita la stessa dignità di altri territori coinvolti”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Cristian Casili in seguito alla disponibilità del sindaco di Lecce Salvemini a ospitare un impianto di compostaggio.

“La questione del trattamento dei rifiuti - continua il pentastellato - deve seguire un principio di prossimità con una corretta distribuzione degli impianti sul territorio provinciale. Se c’è veramente responsabilità di tutti i sindaci, Salvemini compreso, si dia la possibilità di realizzare impianti di dimensione inferiore, dislocati nell’intera provincia, in modo che ci sia un effettivo risparmio nel trasporto e soprattutto un minore impatto ambientale per il flusso dei camion verso un unico sito. Emiliano si è sempre dichiarato campione di partecipazione ma questa è la dimostrazione della mancanza di interlocuzione con i territori, tanto da essere costretto a rivolgersi al sindaco che, più di tutti, ha usufruito del suo appoggio alle ultime amministrative”.
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