Minorenni costrette a prostituirsi: condannati due fratelli rumeni

BARI - 8 anni e 6 anni e 4 mesi di reclusione, queste le condanne inflitte dal gup del Tribunale per i Minorenni di Bari a due fratelli romeni accusati di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile e sequestro di persona ai danni di tre connazionali 16enni.

I fatti risalgono al 2018 ed avrebbero avuto luogo in un campo rom, ad opera di un 17enne e di un 18enne, nella periferia di Foggia. Uno dei condannati risponde anche di lesioni aggravata, per aver picchiato una delle ragazze, incinta, con cui aveva una relazione e le cui violenze avevano provocato la morte del feto al settimo mese di gravidanza. Fu proprio a seguito di quell'aggressione che la vittima, fuggita nella notte dai propri carnefici, decise di denunciare, raccontando tutto alle autorità.

Fra i particolari più macabri della vicenda, la minorenne era stata costretta a prostituirsi durante la gravidanza e convinta a vendere il nascituro per 28 mila euro.
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