di VITTORIO POLITO - La dermatologia (dal greco ‘derma’, pelle) è la disciplina medico-biologica che studia la struttura, le funzioni e le malattie della pelle e dei suoi annessi (peli, unghie, ghiandole sebacee e sudoripare) dell’uomo, che nel corso degli anni ha portato a un’approfondita conoscenza delle singole lesioni che caratterizzano le varie dermatosi. Ma chi protegge i dermatologi e gli ammalati con patologie della pelle? San Bartolomeo.
San Bartolomeo (in ebraico “dono di Dio”), uno dei dodici apostoli, a causa del suo cruento martirio, è considerato, appunto, protettore dei dermatologi e degli ammalati affetti da malattie della pelle. Secondo la tradizione, il Santo è stato spellato vivo per aver convertito il re dell’Armenia e per questa ragione gli si riconosce la protezione dei dermatologi e di alcune malattie della pelle come le eruzioni cutanee, le infiammazioni, la psoriasi, particolari forme di herpes zoster (quest’ultima nota anche come fuoco di Sant’Antonio). Sant’Antonio Abate, protettore anche degli animali, è forse uno dei santi più noti che protegge dal “Fuoco di Sant'Antonio”.
La Chiesa Cattolica riconosce molti Santi che proteggono le malattie della pelle, ma da cosa dipende la specializzazione di ciascuno di loro? Spesso deriva dal tipo di martirio sofferto: per esempio San Bartolomeo, spellato vivo, viene invocato per ogni tipo di problema legato alla pelle, mentre a San Lorenzo, martirizzato su una graticola, ci si rivolge per le ustioni. Ma gli esempi non finiscono qui. Accanto a San Rocco, morto dopo aver contratto la peste assistendo gli infetti nell'epidemia del 1327, è invocato per ogni malattia che comporta la comparsa di piaghe, troviamo San Giorgio di Lydda (luogo del suo sepolcro, vicino a Tel Aviv), che entra a far parte della tradizione popolare almeno dal IV secolo, sotto le spoglie di un cavaliere che affronta e sconfigge un drago, simbolo della fede che trionfa sulla forza del maligno. Anche lui, come San Rocco, viene invocato contro la peste e le malattie della pelle. Tra i Santi protettori della pelle sono riconosciuti anche Sant’Alberto Magno (guarigione delle fistole), San Cassiano Martire (verruche ai piedi), San Mattia e San Marcello, invocati per le epidemie di vaiolo, o Santa Cristina per le piaghe ribelli. Il Santo più riconosciuto dagli adolescenti pare essere San Giacomo, risolutore della foruncolosi, al quale si aggiunge San Lazzaro per la lebbra. Ma molti altri Santi proteggono altre patologie della pelle.
Mi piace ricordare Luigi Maria Monti (1825-1900), fondatore della Congregazione dei “Figli dell’Immacolata Concezione”, beatificato nel 2003 da San Giovanni Paolo II, per l’impegno nella ricerca e nella cura delle patologie dermatologiche. L’opera di Monti si ispira ai principi della carità cristiana e il servizio operato nei confronti di un ammalato rappresenta la più genuina delle preghiere. Rende importante l’opera di Monti, l’esempio per i suoi figli spirituali, a cui ha lasciato un’eredità religiosa e professionale che portò agli inizi del ’900 alla creazione a Roma di un ospedale specializzato nella cura delle malattie della pelle.
San Bartolomeo, che si festeggia il 24 agosto, è protettore anche dei calzolai, conciatori, rilegatori di libri, macellai, fattori, imbianchini, malattie dei nervi, convulsioni ed ernie.
Nell’iconografia il Santo è spesso raffigurato mentre viene scuoiato o con un coltello in mano. La più nota scultura di san Bartolomeo è un'opera di Marco d’Agrate, un allievo di Leonardo, esposta all’interno del Duomo di Milano, in cui è appunto rappresentato scorticato con la Bibbia in mano. L’opera è caratterizzata dalla minuta precisione anatomica con cui viene reso il corpo umano privo della pelle, che è scolpita drappeggiata attorno al corpo, con la pelle della testa penzolante sulla schiena del martire. Michelangelo, nel Giudizio Universale della Cappella Sistina, lo rappresenta con la propria pelle in mano. Il volto che appare su questa pelle, pare essere dell’autore che avrebbe voluto porvi il proprio autoritratto. San Bartolomeo è stato immortalato anche con un posto d’onore nel Giudizio Universale, infatti è una delle figure più conosciute dell’affresco.
CuriositÃ
Il nome Bartolomeo, molto diffuso nei paesi anglosassoni, deriva dall’aramaico (lingua parlata ai tempi di Gesù), e proprio nella cultura ebraica nasce il Bartolomeo apostolo e santo, martirizzato nel 47 d.C. per aver difeso e diffuso il Cristianesimo in Arabia e Armenia. La tradizione vuole che le sue spoglie siano conservate sull’isola Tiberina (Roma). E proprio il 24 agosto del 1572 avvenne la strage degli Ugonotti, commemorata come la “Notte di San Bartolomeo”. Tra le persone storiche notevoli si ricorda il condottiero capitano di ventura Bartolomeo Colleoni, il navigatore portoghese Bartolomeo DÃaz (doppiò il Capo di Buona Speranza nel 1488); il missionario spagnolo Bartolomé de Las Casas, ecc. Fra gli artisti più noti: i pittori Bartolomeo della Porta o Fra’ Bartolomeo, Bartolomeo Montagna e lo spagnolo Bartolomé Esteban Murillo.
San Bartolomeo (in ebraico “dono di Dio”), uno dei dodici apostoli, a causa del suo cruento martirio, è considerato, appunto, protettore dei dermatologi e degli ammalati affetti da malattie della pelle. Secondo la tradizione, il Santo è stato spellato vivo per aver convertito il re dell’Armenia e per questa ragione gli si riconosce la protezione dei dermatologi e di alcune malattie della pelle come le eruzioni cutanee, le infiammazioni, la psoriasi, particolari forme di herpes zoster (quest’ultima nota anche come fuoco di Sant’Antonio). Sant’Antonio Abate, protettore anche degli animali, è forse uno dei santi più noti che protegge dal “Fuoco di Sant'Antonio”.
La Chiesa Cattolica riconosce molti Santi che proteggono le malattie della pelle, ma da cosa dipende la specializzazione di ciascuno di loro? Spesso deriva dal tipo di martirio sofferto: per esempio San Bartolomeo, spellato vivo, viene invocato per ogni tipo di problema legato alla pelle, mentre a San Lorenzo, martirizzato su una graticola, ci si rivolge per le ustioni. Ma gli esempi non finiscono qui. Accanto a San Rocco, morto dopo aver contratto la peste assistendo gli infetti nell'epidemia del 1327, è invocato per ogni malattia che comporta la comparsa di piaghe, troviamo San Giorgio di Lydda (luogo del suo sepolcro, vicino a Tel Aviv), che entra a far parte della tradizione popolare almeno dal IV secolo, sotto le spoglie di un cavaliere che affronta e sconfigge un drago, simbolo della fede che trionfa sulla forza del maligno. Anche lui, come San Rocco, viene invocato contro la peste e le malattie della pelle. Tra i Santi protettori della pelle sono riconosciuti anche Sant’Alberto Magno (guarigione delle fistole), San Cassiano Martire (verruche ai piedi), San Mattia e San Marcello, invocati per le epidemie di vaiolo, o Santa Cristina per le piaghe ribelli. Il Santo più riconosciuto dagli adolescenti pare essere San Giacomo, risolutore della foruncolosi, al quale si aggiunge San Lazzaro per la lebbra. Ma molti altri Santi proteggono altre patologie della pelle.
Mi piace ricordare Luigi Maria Monti (1825-1900), fondatore della Congregazione dei “Figli dell’Immacolata Concezione”, beatificato nel 2003 da San Giovanni Paolo II, per l’impegno nella ricerca e nella cura delle patologie dermatologiche. L’opera di Monti si ispira ai principi della carità cristiana e il servizio operato nei confronti di un ammalato rappresenta la più genuina delle preghiere. Rende importante l’opera di Monti, l’esempio per i suoi figli spirituali, a cui ha lasciato un’eredità religiosa e professionale che portò agli inizi del ’900 alla creazione a Roma di un ospedale specializzato nella cura delle malattie della pelle.
San Bartolomeo, che si festeggia il 24 agosto, è protettore anche dei calzolai, conciatori, rilegatori di libri, macellai, fattori, imbianchini, malattie dei nervi, convulsioni ed ernie.
Nell’iconografia il Santo è spesso raffigurato mentre viene scuoiato o con un coltello in mano. La più nota scultura di san Bartolomeo è un'opera di Marco d’Agrate, un allievo di Leonardo, esposta all’interno del Duomo di Milano, in cui è appunto rappresentato scorticato con la Bibbia in mano. L’opera è caratterizzata dalla minuta precisione anatomica con cui viene reso il corpo umano privo della pelle, che è scolpita drappeggiata attorno al corpo, con la pelle della testa penzolante sulla schiena del martire. Michelangelo, nel Giudizio Universale della Cappella Sistina, lo rappresenta con la propria pelle in mano. Il volto che appare su questa pelle, pare essere dell’autore che avrebbe voluto porvi il proprio autoritratto. San Bartolomeo è stato immortalato anche con un posto d’onore nel Giudizio Universale, infatti è una delle figure più conosciute dell’affresco.
CuriositÃ
Il nome Bartolomeo, molto diffuso nei paesi anglosassoni, deriva dall’aramaico (lingua parlata ai tempi di Gesù), e proprio nella cultura ebraica nasce il Bartolomeo apostolo e santo, martirizzato nel 47 d.C. per aver difeso e diffuso il Cristianesimo in Arabia e Armenia. La tradizione vuole che le sue spoglie siano conservate sull’isola Tiberina (Roma). E proprio il 24 agosto del 1572 avvenne la strage degli Ugonotti, commemorata come la “Notte di San Bartolomeo”. Tra le persone storiche notevoli si ricorda il condottiero capitano di ventura Bartolomeo Colleoni, il navigatore portoghese Bartolomeo DÃaz (doppiò il Capo di Buona Speranza nel 1488); il missionario spagnolo Bartolomé de Las Casas, ecc. Fra gli artisti più noti: i pittori Bartolomeo della Porta o Fra’ Bartolomeo, Bartolomeo Montagna e lo spagnolo Bartolomé Esteban Murillo.