La Puglia e la lotta ai tumori: ok il Sistema Sanitario pugliese grazie a qualità di strutture, assistenza e personale medico-infermieristico

BARI – In Puglia oltre 100.000 persone vivono dopo la diagnosi di tumore maligno, 21.000 sono i nuovi casi registrati ogni anno. Pazienti e caregiver esprimono soddisfazione sui servizi, l’impegno e la preparazione di medici e infermieri; giudizi positivi su offerta sanitaria e presenza di Centri di eccellenza in Regione, moderata insoddisfazione sui tempi d’attesa. Percezione meno positiva, ma sempre nell’ambito della sufficienza, da parte dell’opinione pubblica, soprattutto in relazione alle altre Regioni.

I risultati dell’indagine realizzata da Ipsos insieme a Salute Donna Onlus e alle Associazioni pazienti sostenitrici del progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” evidenziano una sostanziale positività del sistema assistenziale pugliese incentrata soprattutto sull’elemento umano con alcune criticità e aree di possibile intervento e miglioramento.

La qualità della presa in carico per le malattie oncologiche da parte della Regione è stata già riconosciuta nell’ambito del progetto con il Cancer Policy Award: il primo riconoscimento onorario all’impegno della buona politica in sanità, assegnato lo scorso novembre al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto questa mattina alla presentazione dei dati.

“I risultati di questo studio e il premio che è stato conferito alla Regione Puglia – ha detto il Presidente Michele Emiliano intervenendo alla presentazione stamattina presso la Fiera del Levante di Bari - ci riempie di soddisfazione perché in pochi anni abbiamo ribaltato la situazione. Ovviamente i protagonisti veri di tutto questo, sono medici, operatori sanitari, infermieri perché la percezione delle buone cose passa anche attraverso l'umanizzazione delle cure. Essere bravi ma distaccati e senza capacità di dare forza al paziente che sta combattendo la battaglia della sua vita, non va evidentemente bene. Occorre umanizzare le cure e con esse il rapporto con il paziente per motivarlo nella lotta contro la malattia”.

Emiliano poi si è soffermato sulla volontà politica, sin dall’inizio del suo mandato, “di riorganizzare i luoghi dove l’oncologia potesse esprimersi al meglio sia a livello di diagnosi che a livello di cura”.

“Abbiamo voluto fortemente – ha continuato il Presidente della Regione – mantenere l'autonomia dell'Istituto Oncologico di Bari. Lo abbiamo fatto diventare il centro, l’HUB, della rete oncologica pugliese. Poi abbiamo costituito a Taranto l’Oncologico, immaginate che non c’era assolutamente nulla per le cure contro il tumore, noi abbiamo trasformato l'ospedale Moscati in un ospedale oncologico. È stato dotato di 70 milioni di nuovi macchinari ed è stato rafforzato, nei limiti della disponibilità umana, di medici e personale sanitario. Anche a Lecce stiamo rafforzando l'oncologia, costituendo il nuovo Dea, che aprirà tra brevissimo, dove sono, anche lì, installati macchinari avanzatissimi per la diagnosi e per la cura, con sale operatorie molto moderne che consentono operazioni chirurgiche legate ai tumori che, fino ad oggi onestamente in Puglia, era difficile realizzare”.

“Infine – ha concluso Emiliano - la stessa cosa avverrà a Foggia dove a breve inaugureremo il DEU (Dipartimento emergenza urgenza), una struttura simile a quella di Lecce e simile ad Asclepios di Bari. Ma soprattutto stiamo cercando di ricostruire anche l'Oncologia del Policlinico di Bari che nel frattempo era fortemente degradata. Questo insieme di azioni evidentemente viene percepita dai pazienti in modo positivo. Io li ringrazio e dico loro che continueremo ad andare avanti su questa strada”.

Un percezione meno positiva, ma sempre nell’ambito della sufficienza, da parte dell’opinione pubblica, è stata evidenziata nello studio soprattutto in relazione alle altre Regioni.

Ricordiamo che il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha ricevuto il premio Cancer Policy Award per aver promosso e attivato il modello dei Centri di Orientamento Oncologico (COrO) all’interno della Rete Oncologica Pugliese, quale punto di globale presa in carico e accompagnamento del paziente nel suo percorso assistenziale.

La cerimonia di consegna si è tenuta a novembre 2019, presso la Camera dei Deputati. Il tema di questa edizione è stato “La Salute è un patrimonio da difendere e un diritto da promuovere”.

Il premio, promosso da Salute Donna Onlus e da altre 25 associazioni di pazienti oncologici attive in tutta Italia, ha visto anche l’unanime e attivo patrocinio del Gruppo Interparlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”.
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