Regionali 2020, Zullo: “Emiliano campione di chiacchiere ‘vacanti’"

BARI - “Non passa giorno che sui giornali o in tv o sui social non campeggi Michele Emiliano, con il suo bel faccione, e con le sue chiacchiere, che in Puglia si usa dire "vacanti" cioè vuote". Così in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.

"Da cinque anni - prosegue Zullo - ricopre i ruoli di presidente della Regione, dell’assessore alla Sanità, di eterno competitor di Matteo Renzi e Carlo Calenda, da qualche tempo anche di assessore all’Agricoltura… se partecipasse alla gara delle ‘chiacchiere’ sicuramente non avrebbe rivali perché ha la capacità di determinare una mutazione genetica delle sue chiacchiere che su ogni argomento che tocca sono sempre contraddittorie, oggi afferma una cosa, domani l'esatto contrario. Insomma, le parole della sera non si trovano la mattina e quelle della mattina la sera. Non parliamo poi delle promesse da marinaio che sta spargendo in queste ultime ore: ‘per questo territorio ho previsto questo, per te assicuro quest'altro’, arrivando persino a garantire stesse cose e stessi interventi a enti o soggetti in competizione tra loro. Basti ricordare che nell’aprile del 2015 prometteva ai pugliesi di debellare la Xylella in tre mesi!
Se invece delle chiacchiere Emiliano fosse stato capace di produrre fatti e risultati concreti la Puglia sarebbe stata con le sue potenzialità una locomotiva al pari delle Regioni più avanzate di Europa. Ma per produrre fatti e risultati, più che le chiacchiere serve lavorare sui problemi e avere la capacità di portarli a soluzione. Ma la vera domanda è: quanto e quando lavora negli uffici presidenziali Emiliano, per risolvere i problemi dei pugliesi? Sta sempre in giro a dire chiacchiere per mostrare come è bravo nelle ‘giravolte’: qualsiasi cosa accada, ha sempre ragione lui.
E intanto, su una montagna di chiacchiere ‘vacanti’ la Puglia sprofonda nei rifiuti, nelle lunghe liste di attesa, nell'agricoltura, nella spesa dei fondi del PSR, nello sviluppo economico e a pagarne le spese sono i nostri figli costretti a trovare la propria realizzazione al Nord o all'estero”, conclude Zullo.

Nuova Vecchia

Modulo di contatto