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“I cittadini hanno diritto di sapere - continua Trevisi - se siano stati attivati gli interventi di monitoraggio e controllo sia a tutela della loro salute che per preservare il sito dalla potenziale contaminazione delle matrici ambientali. Nella cava infatti risultano essere stati sversati rifiuti di diversa natura, alcuni dei quali si sospetta possano essere pericolosi e risulta che, periodicamente, gli stessi vengano bruciati producendo fumo nero ed emissioni pericolose. Sono passati più di due mesi da quando i nostri consiglieri comunali assieme al presidente dell’Associazione “Meetup 5 Stelle per Surbo” Massimiliano Spica hanno inviato una lettera ai sindaci dei Comuni interessati e al presidente della Provincia di Lecce con le immagini della cava per chiedere di prendere provvedimenti immediati, ma niente è cambiato. Dopo il sequestro auspico che si proceda il prima possibile con gli interventi richiesti e che la Regione faccia la sua parte sollecitando gli enti preposti e mettendo in campo azioni concrete per contrastare il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti che coinvolge l’intera provincia di Lecce e per intervenire a salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, nonché per la tutela del paesaggio pugliese”./comunicato