Borraccino: "Mittal non può calpestare la dignità delle aziende tarantine dell'indotto dell'ex Ilva"

BARI - "Da tempo assistiamo ad una pantomima che, se non fosse tragica, farebbe soltanto ridere. Invece qui c'è in gioco non soltanto il destino di molte centinaia di lavoratori dell'indotto ma c'è anche in gioco il destino del tessuto produttivo della nostra provincia. Così Mino Borraccino, Assessore Sviluppo Economico della Regione Puglia.

Intere aziende qualificate, dotate di grande capacità imprenditoriale, di grande know-how, di sistemi tecnologici per innovazione all'avanguardia, che dopo aver prestato  il proprio servizio, la propria attività alla società multinazionale franco- indiana, vengono completamente ignorate anche per i pagamenti. Improvvisamente la multinazionale  si dimentica di loro, non pagando le commesse ricevute, rischiando di lasciare sul lastrico centinaia di lavoratori con le rispettive famiglie.

Ci sono aziende locali che, ad esempio, sono uscite dal mondo degli appalti di Mittal e avanzano dal mese di luglio ad oggi pagamenti;  ci sono imprese che hanno già fatto fronte al pagamento di oltre 100 dipendenti, in questi ultimi mesi, ma che ancora avanzano le loro giuste spettanze.

Ci sono imprese invece che continuano ad offrire il proprio servizio pur  avanzando molti mesi di compensi arretrati.

Parliamo di cifre complessive che - spiega -, a detta delle organizzazioni datoriali tarantine, sfiorano i 20 milioni di euro totali. Ora ci chiediamo cosa aspetta Mittal a pagare le aziende dell’indotto!?

Si è presentata in Puglia in pompa magna, con bilanci in ordine, con gli utili a molti zeri, ebbene non ci spieghiamo il motivo per cui non liquida le spettanze. Forse si vuole ancor di più massacrare la provincia di Taranto?

Come Regione Puglia, il presidente Emiliano ed il sottoscritto, anche in qualità assessore allo sviluppo economico, abbiamo più volte incontrato gli  imprenditori tarantini, i lavoratori, le  associazioni di categoria, i sindacati. Con loro continuiamo a fare percorso comune, vista la delicata situazione, consapevoli  del futuro incerto.

E allora, nell'esercizio delle mie funzioni, chiedo a questa grande multinazionale di rispettare Taranto per quanto attiene le prescrizioni ambientali, che erano, sono e resteranno priorità, e contestualmente rispettare la dignità dei lavoratori e delle imprese.

Chiedo che entro tempi certi e brevi siano onorati i debiti con le imprese dell’indotto. Come dicevano i latini: pacta sunt servanda!", conclude Borraccino.


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