Eventi nell’Accademia Pugliese delle Scienze

di DONATO FORENZA - La prestigiosa Accademia Pugliese delle Scienze, presieduta dal prof. Eugenio Scandale, continua l’implementazione di una importante serie di eventi. Anche la programmazione dell’a. a. 2019 - 2020 consta di peculiari attività interdisciplinari. Lo Statuto dell’Accademia, attualmente vigente, è stato approvato con DPR del 6 marzo 1986, che modifica e sostituisce quello originario del 1925, approvato con RD del 1 marzo 1942. La tradizione d’impegno negli studi e nella ricerca scientifica, e la consapevolezza della continuità evidenziata, conferiscono nuove energie, passione presente, e la dimensione di ulteriori progressi nei campi della Scienza.

Tra le manifestazioni che hanno suscitato particolare attenzione va anche annoverata la grande risonanza raccolta dalla innovativa serie di eventi “Leonardo 500”, che ha trattato le eccezionali attività afferenti al tema su “Leonardo e la Puglia tra passato e futuro”. Nel 1997 l’Accademia si è insediata nella nuova sede di Villa Larocca, messa a disposizione dall’Università degli Studi di Bari. Notevole valenza riveste la Biblioteca dell’Accademia, dotata di migliaia di preziosi volumi e caratterizzata dalla ricchezza delle pubblicazioni scientifiche. L’Accademia Pugliese delle Scienze è inserita nell’elenco delle Istituzioni Culturali ammesse a contributo ordinario annuale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’Accademia Pugliese delle Scienze fa parte della tradizione delle 28 Accademie attive in Puglia tra il Cinquecento e Seicento, delle quali sei in Bari e dodici nel Salento, seguite poi, nell’Ottocento borbonico ed unitario dalle “Reali Società economiche e d’incoraggiamento”.

Negli ultimi anni, nel periodo 2005 -2013 è stato eletto alla presidenza il Prof. Vittorio Marzi, (docente di coltivazioni erbacee), fino all’anno 2013, successivamente è stato eletto il Prof. Eugenio Scandale (docente di Mineralogia), attuale presidente.

Recentemente, si è svolta la conferenza “L’immagine di San Nicola sulle monete medievali italiane”, con relatore il prof. Giuseppe  Colucci, che ha ampiamente illustrato con notevole chiarezza efficaci documenti afferenti ai suoi studi. Egli ha rilevato che risultano 185 i Santi (compresi Gesù e la Vergine) che, dal VII secolo al XVII secolo, compaiono su monete italiane, oltre ad alcune scene evangeliche. San Nicola di Mira di Bari compare effigiato su monete di 10 zecche italiane nell’arco temporale dal XII al XVII secolo. E’ superato da S. Pietro, che compare  in 39 zecche, mentre S. Francesco di Assisi e S. Giovanni Battista appaiono in 17 zecche e S. Paolo in 16. L’analisi accurata e la complessità di innumerevoli documenti e fonti storiche, condotta sistematicamente dal Colucci, in vari territori italiani in connessione con i differenti casati regnanti all’epoca, in sintesi, enucleano che san Nicola viene effigiato su 12 tipi monetali in 10 città; inoltre, è figurato 8 volte in piedi di fronte benedicente, in 7 situazioni è rappresentato con busto di fronte, 3 volte in cattedra e in 2 casi risulta inginocchiato e orante.

La conferenza, alla quale hanno aderito importanti esponenti, ha riscontrato positivi esiti. L’Accademia, attenta al dinamismo culturale e scientifico, formula per i prossimi mesi programmi che destano notevole interesse.

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