Medici nomadi? L'Asl Bari: "Solo un’esigenza straordinaria"

BARI – Nessun “nomadismo” di medici. Si è trattato invece di una disposizione, di carattere assolutamente temporaneo e straordinario per incarichi a tempo determinato, adottata per coprire le necessità operative di alcune aree ospedaliere carenti di anestesisti-rianimatori. Bisogna considerare che la presenza di questi medici è fondamentale per mantenere attivi servizi essenziali, quali le terapie intensive e le sale operatorie.

ASL Bari in una nota fa presente, in ogni caso, che questa esigenza inderogabile cesserà quanto prima, giacchè è in corso la procedura concorsuale per l’assunzione di 20 anestesisti-rianimatori - la fase della presentazione delle domande si è già chiusa - che andranno a rinforzare stabilmente gli organici di tutte le strutture ospedaliere dell’azienda sanitaria.

In relazione alle dichiarazioni rese dalla ASL Bari in merito ai contratti a tempo determinato di Dirigenti Medici, dalle OO.SS. Nazionali della Dirigenza Medica e Veterinaria etichettati come “nomadi”, laddove queste dichiarazioni riportate da alcuni media coincidessero con la posizione dei massimi Dirigenti Amministrativi della ASL e soprattutto del Direttore Generale della ASL Bari, non può non evidenziarsi che non può sussistere, in uno Stato di Diritto, alcuna motivazione d’urgenza o straordinaria che possa consentire ad alcuno, a maggior ragione se si trattasse di una Istituzione o Ente Pubblico, di derogare alle normative in vigore che, d’altra parte, prevedono già ben precise norme al riguardo. Le norme, le leggi in vigore, e quindi i contratti che tale valore hanno, sono il frutto, spesso dopo anni di trattative, di Istituzioni a ciò opportunamente preposte e ciascuna norma esiste perché derivante da precise valutazioni di opportunità e di garanzia di sicurezza nel merito. Volendo esemplificare, se situazioni emergenziali consentissero di derogare alle norme esistenti, un qualunque cittadino, ritenendosi in emergenza, potrebbe liberamente decidere di percorrere in senso contrario una qualsiasi tratta stradale a senso unico e/o autostradale. Infine, il “nomadismo” dei Dirigenti Medici costituisce un vero e proprio affronto alla professionalità di costoro, in quanto viene a ritenere irrilevante la necessità, ai fini della sicurezza dell’Utenza e del Professionista, da parte di un Dirigente Medico di essere inserito stabilmente in una équipe ben precisa, avente un unico Responsabile e una ben precisa organizzazione della Unità Operativa e/o del Servizio di afferenza, rendendolo invece un puro “strumento” di prestazione professionale sganciato da tutto il resto del contesto sanitario. Così in una nota Antonio Amendola, Presidente regionale della AAROI EMAC Puglia, Associazione Sindacale degli Anestesisti Rianimatori e dei Medici della Emergenza Urgenza, firmataria di Contratto Nazionale.
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