Due film per sette giorni Tv

di FREDERIC PASCALI - All’insegna delle celebrazioni del 25 aprile si configura la scelta di questa settimana che prende in considerazione due pellicole ambientate negli anni del secondo conflitto mondiale.

La prima è “In guerra per amore”, in programma venerdì 24 su Rai 3 alle 21. Il lavoro del 2016, diretto e interpretato da Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, affronta lo spinoso argomento del dietro le quinte che favorì lo sbarco degli alleati in Sicilia, la cosiddetta operazioni Husky, nel luglio del 1943.

La storia, più dramedy che commedia, pone al centro la figura del giovane Arturo, Pif, un cameriere palermitano emigrato da tempo in America, innamorato di Flora, Miriam Leone, nipote del proprietario e promessa sposa di Don Tano, un boss mafioso locale. Solo il padre di Flora, che vive ancora in Sicilia, può rompere il sortilegio e dare il consenso ad Arturo. Il quale, dopo una serie di equivoci viene arruolato nell’esercito degli Stati Uniti e inviato in Sicilia con il contingente d’occupazione.

“In guerra per amore” è un film apparentemente leggero che con un certo rigore si sofferma su di un angolo di storia patria poco conosciuto o peggio dimenticato.

Molto avvolgente la fotografia di Roberto Forza che detta la luce giusta in perfetta simbiosi con il soggetto, così come le musiche di Santi Pulvirenti.

Il secondo film è “La notte di San Lorenzo” in onda sabato 25 alle 21,10 su Rai Movie. La pellicola del 1982, diretta dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani, con un incedere drammatico ricostruisce una delle tante tragedie che segnarono la campagna italiana nell’estate del 1944.

Nel paese di San Martino, nome di fantasia che richiama San Miniato, i nazisti radunano tutta la popolazione nel Duomo. Uno sparuto gruppetto, guidato da Galvano, intuendo la strage che avrà luogo, fugge nei campi in direzione sud per cercare di raggiungere le truppe alleate. Non sarà un cammino facile.

I fratelli Taviani, coadiuvati dalla scrittura di Tonino Guerra, ordiscono il profilo di un’Italia contadina disperata ma fiera nella sua volontà, quasi epica, di resistere e di rinascere.

I due protagonisti, Omero Antonutti, “Galvano”, e Margarita Lozano, “Concetta”, sono circondati da esordienti e da attori non professionisti con un effetto realistico ancora più marcato. Le musiche di Nicola Piovani, il montaggio di Roberto Perpignani e la fotografia di Franco Di Giacomo contribuiscono non poco al Gran Premio Speciale della Giuria di Cannes e ai 5 David di Donatello.

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