Jo Squillo e il successo dei dj set in casa: ''Sono una ribelle, non mi fermo mai''

MILANO - Un'artista libera di esprimere la propria arte. Jo Squillo è da sempre un personaggio che stimo e apprezzo. Non si è mai fermata difronte a nulla, una vera ribelle, come dichiarerà lei in questa intervista. Giovanna Coletti (questo il suo vero nome), ha alle spalle una carriera da invidiare: ha partecipato a tre Festival di Sanremo e a cinque Festivalbar. Dalla fine degli anni ’90 è entrata nel mondo del piccolo schermo alla conduzione di TV Moda, girando il mondo e intervistando gli artisti più celebri del panorama della moda.

Ma nessuno la ferma, nemmeno il nemico con cui, da due mesi, stiamo combattendo: il Covid-19.

L'irriverente Jo Squillo ha pensato bene di creare dei dj set direttamente dalla terrazza di casa sua. Ed ecco il risultato: Jo in the House, un successo straordinario che diverte e fa ballare tutti. E' questa'anno festeggia 20 anni di carriera.


Jo in the house...adesso ne parlano tutti.Te l'aspettavi?
"Sinceramente no. All'inizio, è nato semplicemente come appuntamento tra amiche per sentirsi meno sole e tristi. Da quando è iniziata la quarantena ho ricevuto tanti messaggi, le mie ballerine Valentina e Michelle erano depresse perché avevamo dovuto sospendere il tour, avevamo una serie di spettacoli nelle discoteche, erano spaventate per quello che stava succedendo. Così, dopo aver messo a posto casa ed aver fatto una torta, ho pensato di ripartire da quello che conoscevo meglio e di usare la musica come lavatrice dell'anima, al servizio della guarigione, come stimolo al pensiero positivo e creativo.

 Cosa vuoi trasmettere con i tuoi dj set?
Oltre al divertimento, alla musica, cerco di comunicare pensieri profondi, ma con leggerezza. Questo senza nulla togliere al rispetto grande che io nutro naturalmente verso chi soffre per questa epidemia. Una sofferenza che comprendo molto bene.

Perchè? 
Di recente ho perso entrambi i miei genitori nel giro di un mese. Questo è un momento di grande opportunità per pensare ad un nuovo mondo. Vorrei essere tra quelle persone che faranno ripartire il mondo ma dall'altro verso, quello più giusto, più tollerante, più rispettoso dell'ambiente, degli esseri umani e degli animali. C'è da chiedersi quanto i nostri stili di vita abbiano contribuito ad arrivare a tutta questa sofferenza. Non siamo incolpevoli di questa situazione, che ci può insegnare davvero molto. Comunque è stato meraviglioso vedere in una sera nascere un nuovo movimento di liberazione contro questo virus che sta dando molta sofferenza.

Che ragazza eri?
Sono stata sempre una ribelle, non ho mai sopportato le imposizioni, ho studiato al liceo artistico e scenografia all'Accademia di Brera, ma poi ho scelto la musica, è stato difficile essere punk negli anni '80.  Quest'anno compio 40 anni artisticamente parlando: 20 anni di musica e 20 anni di moda e siamo nel 2020, il tutto mi è sembrato molto simbolico.

Ti piace la tv di oggi?
Ci sono tantissimi canali, c'è una ampia scelta, ognuno può vedere quello che gli piace, io guardo molto i film, e seguo i programmi politici e le news.

Cosa ci vorrebbe?
Più programmi democratici, aperti a culture e arti diverse, con la partecipazione più attiva del pubblico che non deve essere solo spettatore passivo. Ci vorrebbero più programmi dedicati alle donne e ai giovani che vedono la televisione come un mezzo di comunicazione superato, sganciati dal rilevamento Auditel, ma ai centri media che gestiscono la pubblicità questi temi non interessano. Loro guardano solo i numeri.

Apriamo il capitolo moda, il tuo mondo...
La moda è il settore che è sempre in rinnovamento. Ci sono tante menti creative che ci lavorano giorno e notte, vestire tutta la gente del pianeta è un bell'impegno, è un'arte che ogni sei mesi cambia e in questo momento ancora di più.

Della nuova professione di influencer, cosa ne pensi?
Sono giovani che si sono inventati un lavoro, sono bravissimi, alcuni sono diventati molto famosi nel mondo come Chiara Ferragni, un esempio da seguire.

Con Tv Moda hai girato il mondo intervistando tanti personaggi celebri del mondo della moda e della musica. Chi avresti voluto avere sotto mano ma non è capitato?
Avrei voluto intervistare Jim Morrison, Janis Joplin, Jimi Hendrix, John Lennon, Sid Vicious, avrei voluto ascoltare le loro storie di vita, le loro passioni, le loro idee.

Cosa pensi della musica italiana?
Sono una convinta sostenitrice delle "eccellenze italiane" che hanno fatto grande l'Italia in tutto il mondo, per questo punto su una selezione musicale con le canzoni di Benny Benassi, Merk & Kremon, Cristian Marchi, Maurizio Basilotta, Cristian Piccinelli (non tutti sanno che la migliore house music è prodotta in Italia).

Qual è il ricordo più bello della tua carriera?
Ne ho tanti, ho cantato insieme alle grandi star degli anni '80 al Festivalbar, ho partecipato a 4 Festival di Sanremo, mi sono esibita a New York, Los Angeles, Miami San Francisco. Ho fatto tourneè in Germania, Francia, Russia, Brasile, Venezuela Canada, Sud Africa, ho girato mezzo mondo. Sono tutti bei ricordi.

Ci stupirà ancora Jo Squillo?
Certo. Presto uscirà il mio nuovo singolo "Strong Together" che ho registrato a New York prima che arrivasse il coronavirus.
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