25 aprile 1945, l'Italia si libera dal nazifascismo

di NICOLA ZUCCARO - Alle ore 8.00 di mercoledì 25 aprile 1945 il CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale per l'Alta Italia) proclamò, via radio, l'insurrezione in tutti i territori occupati da nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia e facenti capo al Corpo dei Volontari per la Libertà di attaccare i presidi fascisti e dei nazi-tedeschi, imponendo ad essi la resa prima dell'arrivo delle truppe anglo-americane. Ebbe così inizio il completamento della Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo.

Nei confronti di esso, il CLNAI fu delegato dal Governo dell'Italia Libera, con sede in Roma, di agire per delega del medesimo ed in nome del popolo italiano, operando al tempo stesso anche la cattura e la condanna a morte dei gerarchi fascisti. L'organismo avente in Milano il suo centro politico e operativo strinse i tempi affinché tutte le altre Città del Nord Italia potessero essere liberate.

Fu così per Venezia il 28 aprile (data della fucilazione di Benito Mussolini) e per Torino il 1 maggio. Prima del 25 aprile, furono liberate Bologna il 21 aprile e Genova il 23 aprile, Milano il 26 aprile. A queste città si aggiunsero quelle del Centro-Sud quali Napoli e Bari, già liberate nel 1943, Roma (4 giugno 1944) e Firenze (1 settembre 1944).

Ma a sancire il termine definitivo del secondo conflitto mondiale sul territorio italiano, fu la resa firmata a Caserta il 29 aprile 1945 dagli Ufficiali delle forze armate tedesche dinanzi agli omologhi anglo-americani. Essa, entrando in vigore e a tutti gli effetti il 3 maggio 1945, ratificò la conclusione sul territorio italiano del Secondo conflitto mondiale.
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