Se la coppia scoppia al tempo del Covid-19


di FRANCESCO GRECO - In Cina le coppie sono scoppiate a causa del coronavirus. Così adesso gli avvocati matrimonialisti stanno lavorando per ricomporre i cocci. Due sono le opzioni più probabili provocate dalla convivenza coatta: o ci sarà un boom di nascite riempiendo finalmente le culle vuote, oppure, come sta avvenendo in Cina, le coppie andranno incontro a separazioni e divorzi.
 
Cosa sta accadendo in questo momento nelle case degli italiani dove marito e moglie sono costretti alla vicinanza, e soprattutto cosa succederà in futuro, quando si tornerà alla normalità?
 
Ne parliamo con la pisco-antropologa Giuliana Cazzato che sulla sua pagina facebook SOS L'efficacia della psicoterapia... L'esperta risponde, affronta anche questa complessa e delicata tematica. Chi volesse rivolgersi a lei può farlo in maniera privata e del tutto gratuita.

DOMANDA: Il Ministero dell'Interno sostiene che la violenza fra coppie segregate per il coronavirus è aumentata. Come spiegarlo?
RISPOSTA: "Tra le attività di prima necessità durante la reclusione coatta, andrebbe considerata anche la consulenza famigliare. Oltre ai bambini e il modo con cui far passare la loro giornata, in maniera costruttiva, bisognerebbe seguire gli adulti, il cui stress, da clausura forzata, manda in crisi diverse coppie.
Diventa così necessario rafforzare il rispetto per la famiglia e il proprio coniuge, pensando che questo periodo, potrebbe essere un'opportunità, un collaudo, carico di lungimiranza e futuro, un banco di prova dove poter misurare la consapevolezza e la determinazione a stare insieme per la vita.
Ovviamente, per le coppie già in crisi, la situazione diviene più complessa in quanto la convivenza forzata, obbliga soprattutto, in presenza di figli, a dover usare il buon senso, onde evitare situazioni altalenanti più spiacevoli e conflittuali.
Esiste poi la tipologia di coppia che, paradossalmente, si conosce poco o quasi per niente, questa è la categoria più a rischio.
In questo caso i coniugi costretti a interagire profondamente, si sentono sbilanciati trovandosi di fronte un perfetto estraneo, un soggetto che ha solo il nome corrispondente al proprio coniuge. Tutto ciò avviene, poiché la realtà odierna ci porta fuori da casa per quasi tutta la giornata. A fine serata, a parte qualche convenevole, a causa anche della stanchezza, non ci si premunisce di interagire col proprio compagno e il rapporto così impostato, scivola pian piano verso il futuro, fino a che non arriva l'impensabile: la famigerata reclusione forzata.
E' facile capire perché, di conseguenza, aumenti così nella coppia la violenza".

D. Socialità azzerata, abitudini sconvolte: cosa rischia la coppia affiatata in domicilio coatto? 
R. "Da quando è iniziata l'emergenza sanitaria, sembra che le nostre vite siano in stand-bye. Sono stati messi da parte interessi, hobby, uscite con amici, mentre chi può riesce a praticare solo smart working.
Quasi tutte le coppie si ritrovano a vivere situazioni mai vissute all'oggi. Purtroppo il distanziamento sociale del momento è l'unica arma che abbiamo per combattere questo temuto morbo, tuttavia, la convivenza H24, anche nelle coppie più affiatate, può risultare pesante e dura da accettare.
Esiste, comunque, il rovescio della medaglia, specie per tutte quelle coppie che sentivano il bisogno di viversi un momento di intima solitudine.
Facendo di necessità virtù, consiglio ai coniugi, al di là della tensione socio-sanitaria, di regalarsi un carpe diem (cogli l'attimo), motivo per ritrovarsi e accrescere il senso della famiglia attraverso un incremento del rispetto che si nutre l'uno per l'altro".

D. Se uno dei due coniugi ha una storia extraconiugale, cosa succede nel suo intimo e nel suo vissuto?
R. "Il sesso o la relazione extraconiugale, spesso vengono ricercati per provare nuove emozioni, soprattutto quando la coppia è carente di passione e desiderio. Ma cosa c'è dietro il sesso extraconiugale e quali sono le conseguenze che ne derivano?
Per quanto possa sembrare strano, premetto che, alcune coppie vedono il sesso extraconiugale come la panacea ai loro problemi, quindi accettano e concordano questa soluzione tacitamente e reciprocamente.
Nella maggior parte dei casi, però. ciò rappresenta una realtà non ipotizzabile e il sesso al di fuori della coppia viene considerato come una violazione dell'intimità facendo emergere difficoltà e recriminazioni già presenti tra i partner con consequenziale perdita di fiducia e abbassamento delle aspettative nei confronti del coniuge fedifrago.
La possibilità di ritrovarsi coinvolti in una relazione extraconiugale è legata principalmente a due fattori: MOTIVAZIONE e OPPORTUNITA'.
Tante persone sono spinte da una insoddisfazione di fondo complice un incontro particolare nel posto giusto al momento giusto senza rischi nè problemi.
La domanda è: come vivono il sesso promiscuo ed extraconiugale uomini e donne? L'uomo, pur avendo, il più delle volte, una vita sessuale e sentimentale appagante, sente il bisogno continuo di novità, di nuove fonti di eccitamento. La donna invece cerca la soddisfazione sentimentale, volendo a tutti i costi sopperire con una relazione proibita, alla mancanza, alla lacuna che si è creata nel rapporto canonico.
La scoperta di un tradimento diviene un evento tragico, causa di rottura, altresì un paradossale avvicinamento potrebbe essere l'impegno lavorativo di entrambi i coniugi, un fattore di matrice religiosa determinerà invece rottura certa, infatti chi è credente o ha fede nei propri principi, difficilmente riesce a tollerare un tradimento sessuale o sentimentale, la fedeltà diviene un valore incommensurabile da cui non si può prescindere".

D. Se la coppia è costretta a una unione coatta, ci potrebbe essere un ritorno di fiamma per coloro che stanno vivendo un allontanamento sentimentale?
R. "Si, certo, ho già spiegato in precedenza che, nonostante la tragicità del momento, per molte coppie, soprattutto quelle già affiatate, ci potrebbe essere un'opportunità, un ritrovarsi, un reinventarsi, un riviversi.
La routine, o la mancanza di tempo, il più delle volte, sono nemici della coppia che cerca di dipanare matasse quotidiane. Altresì, sono molte le coppie che decidono di separarsi pur rimanendo sotto lo stesso tetto, complici, come già detto, le lunghe assenze da casa.
L'attuale situazione, tuttavia, ci sta costringendo a una convivenza costante e coatta. Se la coppia ha la capacità di crescere, ovviando e soprassedendo a problemi pregressi, i due ex si accorgono di aver perso probabilmente qualcosa di essenziale: scatta così la voglia di ritrovarsi, galeotto anche il nuovo modus vivendi.
Ma... fino a quando? A lungo se ciascuno è motivato a mettersi in discussione e come prima detto, correggere gli errori forieri di rottura, conquistando così un livello di intimità e un dialogo più maturo e costruttivo.
A ogni modo, a scanso di equivoci, errori e inutili sofferenze, suggerisco a chi imbocca la via del "LASCIAMOCI" di capire se c'è ancora qualcosa di buono che merita di essere vissuto, riveduto, voluto.
Spesso, quando si attraversa un momento di solitudine in cui la vita sentimentale non è incoraggiante, un secco e furioso "BASTA!" sembra essere la soluzione perfetta per una coppia che decide di ripartire senza il coniuge.
Il tutto avviene nella più "diffusa incapacità" o "non educazione" ad affrontare costruttivamente le difficoltà presenti nella vita.
Il clichè più diffuso e gettonato, pertanto, relativamente facile, rimane sempre quello del "LASCIAMOCI".
Bisogna notare però, come su ipotizzato, che basta poco per far scattare un interruttore spento e una convivenza forzata potrebbe costituire la soluzione più lungimirante a un futuro carico di appagante serenità dove il gioco è sempre aperto".
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