8 giugno: mezzogiorno di fuoco per il calcio italiano


NICOLA ZUCCARO - Mezzogiorno di fuoco in via Allegri. Il titolo di una celebre pellicola cinematografica fa al caso della strada di Roma e sede della Figc. Qui per le ore 12 di lunedì 8 giugno 2020 è stato convocato un Consiglio Federale davvero infuocato. A riscaldare gli animi dei vertici del calcio italiano ci ha pensato la Lega di Serie A con la presentazione di una delibera che prevede, in caso di nuovo stop se non vi sarà l'aritmetica, niente scudetto e retrocessioni con l'aggiunta che non vi saranno nemmeno le promozioni dalla Serie B per evitare un campionato a 23 squadre.

Questa prospettiva, che coinvolgerebbe a cascata tutte le altre categorie, ha provocato l'immediata reazione della Lega B che, per voce del suo Presidente Mauro Balata, si è detto contrario alla delibera proposta dalla Lega A. Di contro il Consiglio Federale sta giocando le sue carte con l'ufficializzazione dei piani alternativi che in caso di una seconda fermata, prevede 3 possibilità. La prima playoff/playout o in alternativa, la cristallizzazione della classifica con il "discusso" algoritmo, oppure la delibera della Lega A precedentemente menzionata.

Quest'ultima per la sua approvazione necessita di una maggioranza di 11 voti, difficile da raggiungere, perchè i rappresentanti della Serie A nel Consiglio Federale sono 3 su 21. Un risultato difficile da ottenere in una riunione nella quale si dovranno discutere anche le proposte della Serie C e della Serie D. Per le divergenze emerse fra le rispettive Leghe nei giorni scorsi, si preannunciano altri attriti.
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