Baresi che hanno fatto la storia di Bari: Menotti Bianchi in arte Frate Menotti


VITTORIO POLITO - Menotti Bianchi, (1863-1924), storico e grande caricaturista barese, che attraverso la penna, la matita o il pennello disegnava figure e figurette di fatti e di storie allegre e tristi, viste causticamente anche con una bonaria crudeltà. Percepiva i minimi movimenti, criticava un fatto da grande psicologo, per cui si può dire che egli disegnava con il subconscio, con la mente più che con le mani. Qualcuno l’ha paragonato ad un chirurgo che affonda il suo bisturi nella ferita.

Autore per 40 anni di una vera “storia” di vita e di fatti della vita barese e anche italiana. Graffiante, caustico e con una vena sottile di umorismo e di ironia. «Nessun cronista - scrive Pasquale Sorrenti nel suo libro - “I Baresi” (Tipolitografia Mare), ha narrato più lucidamente uomini e cose, nessun sociologo ha letto più profondamente nell’anima cittadina. Lo storico di domani dovrà attingere a questa documentazione che non teme confronti».

I suoi salaci commenti erano sempre firmati con lo pseudonimo di “Frate Menotti”. Di lui si sa poco e si ignora dove e come ebbe luogo la sua formazione artistica, ma si presume che non avesse seguito alcuna scuola e che le sue doti di disegnatore fossero innate.

A soli vent’anni iniziò la sua collaborazione di caricaturista con il settimanale umoristico “Fra Melitone” e nel 1888 col “Mattino” di Bari e successivamente con “Lanterna magica”, “Il Salotto”, “Yorich”, “Spartaco”, ecc.

Nicola Mascellaro nel suo libro “C’era una volta Bari” (Ed. L’Arco e la Corte), scrive che Menotti “raramente badava alla diversa collocazione politica dei giornali a cui collaborava. E, non di rado, accadeva che le caricature destinate a ‘Fra Melitone” finivano alla redazione del ‘Mattino’ o viceversa e allora sorgevano polemiche tra i responsabili. Sta di fatto che Fra Menotti era collocato fra gli artisti più intelligenti e acuti della satira barese.

Una imponente raccolta della sue opere è conservata presso la Biblioteca Nazionale di Bari, mentre altre sono conservate nel Museo Storico e l’Istituto di Studi Classici e Cristiani dell’Università di Bari. Così pure nel quartiere Carrassi è presente una strada a lui dedicata.

Frate Menotti è ricordato anche nel volume “Storie di Bari”, di Vito Antonio Melchiorre (Adda Editore).
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