Il Garante Abbaticchio: “Il 4 giugno giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni”


BARI - “L’attesa, la nascita di un bambino, la sua crescita con i suoi primi passi e le prime parole che svelano il coraggio della conoscenza alcune volte possono essere brutalmente cancellate dalla violenza di alcuni adulti. Una bambina o un bambino, un adolescente uomo o donna che sia sono un patrimonio di amore e di speranza non un’occasione di brutalità e di violenza.  Educare i minori nella loro delicata fase di crescita al rispetto della persona, alla bellezza dell’amicizia e dell’amore è un compito sì degli adulti ma anche delle istituzioni. Un futuro adulto è più sano se la società dove cresce è sana nell’educarlo al rispetto di se stesso e delle persone”. Così in una nota il Garante regionale dei diritti del minore Ludovico Abbaticchio.

"Ma oggi - prosegue Abbaticchio - nella giornata internazionale dei bambini vittime di aggressioni si rileva che le statistiche disponibili, di per se già terribili, sottostimano il fenomeno. Di rado infatti le vittime di reato si confidano: 1 su 3 non ne parla per vergogna e per sensi di colpa.
La rapida diffusione di immagini e video intimi personali ha ulteriormente aggravato la situazione facendo da detonatore al fenomeno ed anche in Italia fenomeni quali il sexting e il revenge porn stanno prendendo sempre più piede.
Anche l’aumento del numero dei minori presenti sul web ha determinato una crescita esponenziale delle vittime di reato contro la persona a sfondo sessuale: in 2 anni i casi sono più che raddoppiati.
I risultati di una indagine sulle segnalazioni pervenute al Telefono Azzurro riguardanti la tematica sessuale, ci informano che, nell’anno 2018, 6 casi su 10, (il 61%) hanno avuto come oggetto l’abuso sessuale offline, ma stanno sempre più aumentando gli adescamenti sui minori on line.
Nel periodo tra il 1°gennaio ed il 31 dicembre 2018, su 124 casi aventi come oggetto l’abuso sessuale, le situazioni di violenza si sono verificate sia nell’online per il 38% sia nell’offline per il 62%.

“Tutti noi adulti dobbiamo lottare contro queste spaventose violenze ai danni dei nostri figli. Il Garante sarà sempre in prima linea”, conclude Abbaticchio
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