Aqp, Laricchia (M5S): “Per anni ci siamo battuti da soli per una gestione trasparente mentre Fitto e i suoi consiglieri andavano a braccetto con la sinistra”


BARI - “Capiamo il bisogno dell'europarlamentare Raffaele Fitto di parlare di Acquedotto Pugliese per cercare di spostare l'attenzione dal voto a dir poco irresponsabile di Lega e Fratelli d’Italia sul Recovery Fund, che rischiava di mettere a rischio 209 miliardi per il nostro Paese per una sterile battaglia politica". Così in una nota la candidata presidente del M5S alla Regione Puglia Antonella Laricchia su Acquedotto Pugliese.

"Un tradimento per l'Italia e per la Puglia. Essendo stato in Europa negli ultimi anni, forse gli è sfuggito quanto accaduto in Consiglio su AqP - prosegue Laricchia -, dove siamo stati gli unici a dare battaglia per una gestione trasparente. Già nel 2017 avevamo presentato alla Corte dei Conti un esposto sull'allora presidente De Sanctis (quello su cui Emiliano aveva detto nell’aprile 2016: ‘Meglio di lui c’era soltanto Marchionne, ma non potevamo permettercelo’) per le numerose consulenze esterne affidate senza gara, da cui è nata anche un’indagine per il presunto reato di abuso d’ufficio. Poi abbiamo fatto manifestazioni contro la nomina a presidente di Di Cagno Abbrescia, che ci risulta arrivare dalla stessa area politica di Fitto e contro il CdA portato da 3 a 5  componenti di fatto per commissariare De Sanctis. Dov'erano allora lui e i suoi consiglieri? Non pervenuti. Perchè sono sempre andati a braccetto con la sinistra per gli inciuci in AQP? Quello che lui chiede oggi (ben svegliato) lo abbiamo chiesto mesi fa e non uno del centrodestra ci ha appoggiato. Il modus operandi è sempre lo stesso per tutte le società in house: far dimettere l'intero Cda per poi nominare componenti di fiducia di Emiliano che restino in carica per i successivi tre anni. Per fare chiarezza sugli investimenti in AqP e sulla gestione complessiva degli affari generali e gestionali dell’ente avevamo presentato una proposta di legge per l'istituzione di una commissione di studio e inchiesta regionale, bocciata da destra e sinistra (che sono sempre più simili), a cui era  bastato sentire in audizione dal management di AqP che andava tutto bene per stare tranquilli.  E Fitto ora vuole ergersi a paladino della giustizia di AqP? L’appello lo doveva fare ai suoi consiglieri in questi 5 anni, non ricordarsi dell'Acquedotto Pugliese e dell'acqua pubblica solo in campagna elettorale. Pensa che i pugliesi si facciano prendere in giro in questo modo? Da lui non accettiamo alcuna lezione su AqP e società in house che tanto per la destra quanto per la sinistra in questi anni sono stati solo poltronifici utili per le elezioni”, conclude la pentastellata.
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