Riapre “l’Ufficio”, il bar del popolo

 

FRANCESCO GRECO - “Dove ci vediamo per un caffè? All’Ufficio, naturalmente!”. 

Alzi la mano chi non pensa che “L’Ufficio” sia un luogo aperto ai cittadini e offra servizi: l’Enel, l’Acquedotto Pugliese, Equitalia, l’Asl, il Comune e quant’altro.

Errore: a Montesardo (nel Leccese) “L’Ufficio” è un bar, con annesso distributore di carburanti, sito alla periferia sud del centro messapico, sulla via per la Madonna di Leuca e propone ottime colazioni, rustici fantastici e soprattutto un clima di allegria e convivialità, come se ci si trovasse a casa propria, in famiglia. 

Sono controverse le versioni di un nome così originale per un bar, probabilmente unico in Italia. C’è chi sostiene che venne in mente a un suo storico frequentatore, Vito Borrello da Barbarano del Capo. 

Altri invece affermano che cominciò a dire: “Ci vediamo all’Ufficio” un altro storico cliente, Giovanni Melcarne, pensionato Fiat-Allis di Lecce.

Una certezza invece c’è: la targa che vedete in foto la preparò un altro habituèe del locale, Vincenzo Melcarne, un emigrante che vive e lavora a Losanna, con la moglie Ivana Urso e due figlie. Quando tornò in ferie al paese natio, tutti insieme la fissarono al frontespizio. Seguì un applauso: l’avventura cominciò così.


“Ci vediamo all’Ufficio” è diventato un modo di dire, un refrain, un mantra per il paese e la gente di quelli nei dintorni: San Dana, Arigliano, Gagliano, Ruggiano, Corsano, Alessano, Barbarano, ecc.

All’”Ufficio” lavorano Marco Marchese, la moglie Donatella Biasco e Roberta Russo. Estate e inverno, apre i battenti nel cuore della notte e intercetta quelli della zona che si alzano presto per andare a lavorare, inclusi gli addetti di una società del settore raccolta rifiuti soldi urbani che ha la sede poco distante. 

E poi nel corso della giornata: agenti di commercio, operai dell’edilizia, contadini, artigiani, commercianti, pensionati, persone di ogni età. Che si siedono ai tavolini all’aperto a bere un caffè, una birra, e fare due chiacchiere.

Dopo la chiusura imposta dal Covid-19 e i relativi protocolli, “L’Ufficio” ha ripreso alla grande, nel rispetto delle norme di sicurezza: mascherine, gel per le mani, distanziamento. Ma la ragione del successo, del suo essere trendy, è quell’aria di leggerezza, di gentilezza, di buona educazione, di vita che và assaporata lentamente, di relax che si respira ai tavolini, accarezzati quasi sempre da una dolce brezza. 

Mezzora al giorno per una pausa-caffè, incontrare gli amici, scambiare due parole sul calcio, la politica, le donne, l’attualità cittadina, sfogliare il “Messaggero” e il “Quotidiano”, sono un “lusso” alla portata di tutti. 

Il sorriso di Donatella e Roberta è un balsamo che cura qualsiasi assillo, scaccia ogni malinconia e quando ci si alza per andar via ci si sente di buonumore, rilassati, pronti a riprendere il lavoro. 

Dove, se non all’”Ufficio”?


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