Dl Semplificazioni: Mattarella firma decreto ma con una lettera di rilievi

(credits: Quirinale.it)
ROMA - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il dl Semplificazioni, ma ha accompagnato la firma con una lettera ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio nella quale sottolinea come "diverse disposizioni" non risultano riconducibili alle finalità originarie e invita il Governo "a vigilare affinché nel corso dell'esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all'oggetto e alle finalità dei provvedimenti d'urgenza". Infine, rappresenta "al Parlamento l'esigenza di operare in modo che l'attività emendativa si svolga in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale".

"Nel preambolo, il decreto-legge intende corrispondere alla duplice esigenza di agevolare gli investimenti e la realizzazione delle infrastrutture attraverso una serie di semplificazioni procedurali. Il testo a me presentato, con le modifiche apportate in sede parlamentare, contiene tuttavia diverse disposizioni, tra cui segnatamente quelle contenute all'articolo 49, recante la modifica di quindici articoli del Codice della strada, che non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento", scrive il presidente della Repubblica.

"Ho proceduto alla promulgazione soprattutto in considerazione della rilevanza del provvedimento nella difficile congiuntura economica e sociale", sottolinea Mattarella nella lettera a Roberto Fico e Elisabetta Casellati, con la quale spiega la ragione dei suoi rilievi al dl Semplificazioni e il motivo che lo ha portato comunque a firmare il provvedimento.
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