Storia e curiosità dei Castelli di Puglia


VITTORIO POLITO
- Il castello è un edificio fortificato, cinto di mura e torri, utilizzato nel medioevo, per dimora e difesa dei nobili proprietari di terre e dei signori feudali.

In Puglia, la maggior parte dei Castelli sono presenti a Bari, Barletta, Castel del Monte, Castellana, Gioia del Colle, Oria e Trani, risalenti all’epoca normanno-sveva. Vi sono anche castelli e fortificazioni del Rinascimento per difendersi dalle minacce provenienti dal mare. Furono gli spagnoli a fortificare la costa secondo le più moderne tecniche di difesa, avvalendosi della collaborazione di architetti quali Evangelista Menga (1480-1571), Giangiacomo dell’Acaja (1500-1570), che spesso riadattarono manieri già presenti, rendendoli inespugnabili come quelli di Acaja, Copertino, Gallipoli, Lecce, Monte Sant’Angelo, Nardò, Otranto e Taranto, tanto per citarne qualcuno. Ma i residenti nei Castelli non vollero essere più i “signori della guerra”, ma anche “signori della cultura e dell’arte”. Così, molti avamposti di importanza strategica, furono ingentiliti e trasformati in ambienti ricchi di arte e cultura come Carovigno, Conversano, Francavilla Fontana, Manduria, Martina Franca e San Vito dei Normanni.


Una delle fortezze più note in Terra di Bari è rappresentata da Castel del Monte, definito “Corona imperiale sulle Murge”, solitario e fascinoso in territorio di Andria (BA). Una meta da non perdere. Si tratta di un enigmatico e affascinante maniero, tradizionalmente attribuito a Federico II di Svevia. Il castello di forma ottagonale, ruota intorno al numero 8 con le sue 8 torri, 8 stanze interne sia al piano terra che al piano superiore. Una fortezza “simbolo del potere e della liturgia imperiale non esente da presunzione di eternità, testimonianza di un clima culturale e artistico a cavallo tra tradizione romanica e novità di stampo gotico oltralpino, costantemente in rapporto con il senso classico di equilibrio e di misura”.

Il Castello di Bari, risalente all’epoca normanno-sveva è da identificare con l’attuale cinta quadrangolare interna munita d torri angolari ed intermedie. Nel corso della distruzione di Bari nel 1156, avvenuta ad opera di Guglielmo il Malo (1120-1166), andò distrutto anche il castello. Il solito Federico di Svevia intorno al 1233 lo fece restaurare valorizzandone l’aspetto residenziale e rappresentativo.


Il Castello di Gioia del Colle (BA), realizzato nell’XI secolo su un preesistente edificio bizantino, appare più alto e severo poiché inserito nel contesto urbano. Toccò ancora una volta a Federico di Svevia disporre la “ricomposizione” romantica” della sua immagine complessiva, nella quale rientrano gli allestimenti dei saloni al primo piano, un eclettico ed esotico trono e la monumentale scalinata che ricorda un Medioevo fantastico. Il Castello ospita anche il Museo Archeologico Nazionale.

Il Castello di Monte Sant’Angelo (FG) è il risultato di dieci secoli di storia, ma anche di distruzioni, ricostruzioni e ristrutturazioni. La torre pentagonale destra, detta “dei Giganti” è attribuita ai Normanni. Un edificio fortificato su un precedente impianto difensivo, realizzato prima con Rainulfo, conte di Aversa, e poi con Roberto il Guiscardo.

Ad Otranto (LE), dove perirono per mano turca 800 idruntini, furono adottate iniziative finalizzate a rinforzare le difese della città. L’attuale Castello è frutto di un successivo intervento spagnolo. Ha un aspetto poderoso, dotato di torrioni muniti di cannoniere, è dotato di pontone rivolto verso il mare “alto e tagliente come la prua di una nave”.

Non potendo, ovviamente, citare i numerosi Castelli della Puglia, termino con quello di Conversano (BA), sorto per volere degli Altavilla, una delle più importanti famiglie di origine normanna. Nato come opera difensiva, venne trasformato in seguito come residenza signorile con l’avvento della famiglia Acquaviva d’Aragona che abitò nel Castello dal 1456 al 1847. Paolo Fenoglio (1590-1645), è l’autore delle decorazioni della camera nuziale del Guercio di Puglia (Giangirolamo II), che nonostante la sua pessima fama di crudele sfruttatore, fu anche un raffinato mecenate. Le sale sono mostrano decorazioni del ’600 e ’700, mentre il maniero è sede della Pinacoteca Comunale e dispone di cortile porticato e loggia rinascimentale.

Le notizie di cui sopra sono state riprese dal tascabile di Stefania Mola “Puglia – I Castelli” (Adda Editore), al quale rimando per gli approfondimenti. Segnalo anche per gli appassionati ed i cultori il bel volume di grande formato del giornalista Michele Cristallo “Nei Castelli di Puglia” (Adda Editore), nel quale si possono leggere le numerose altre “facce” dei nostri Castelli rappresentate dalla valenza storica, monumentale e architettonica.

Entrambi i volumi si avvalgono delle foto di Nicola Amato e Sergio Leonardi.

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