Internet banking: pericoli e rischi di un conto corrente online


La maggior parte delle attività bancarie si è spostata online. Molte operazioni per cui ci si doveva recare nell’istituto bancario, ora sono accessibili comodamente su computer, tablet e smartphone dotati di connessione internet. Tantissime società bancarie offrono siti web e applicazioni che gli utenti possono utilizzare per gestire i propri conti, tuttavia, quanto è sicuro tutto questo?

L’internet banking, come tutti i servizi disponibili online, presenta dei rischi. Rischi che evidentemente non vengono presi sufficientemente in considerazione da quasi 100mila italiani ogni anno che sono vittime di truffe più o meno consistenti, in cui l’obiettivo finale è proprio il conto bancario.

Quando si naviga su internet è necessario fare attenzione, e nel caso in cui si abbiano tra le mani i propri dati bancari, l’attenzione deve essere raddoppiata se non triplicata, per evitare di incappare in spiacevoli sorprese. Ad esempio, quante volte capita di verificare che il sito in cui sta navigando utilizzi certificato https come visibile in questa piattaforma di giochi da casino?

Una piccolezza come una semplice “s” sulla barra dell’indirizzo e un lucchetto accanto può rappresentare una garanzia di sicurezza della pagina e nel caso dei siti bancari, la mancanza della “s” potrebbe essere il primo campanello di allarme del fatto che ci si trova davanti a un servizio da evitare.

Quali sono i maggiori pericoli per l’internet banking

Fare attenzione alla presenza di un certificato SSL e relativo indirizzo https non è sufficiente per essere certi di poter usare il proprio conto online in sicurezza, evitando di consegnare i propri dati a malintenzionati. Gli hacker hanno un occhio di riguardo per i servizi di internet banking, e cercano continuamente di attaccare gli utenti. Ecco i modi più diffusi:

Keylogging. Questo termine indica una pratica di registrazione dei tasti digitati su tastiera fisica nei casi di un computer e su tastiera virtuale in tablet e smartphone da parte di applicazioni e software malevoli. L’idea è molto semplice, registrando ciò che viene digitato su un device, un hacker può scovare password e codici nel momento in cui l’utente accede al proprio internet banking. Questo vuol dire che non si può usare un conto online per il rischio di essere spiati? Assolutamente no. Nonostante ciò, è sempre meglio avere un antivirus installato per rilevare e inibire eventuali applicazioni e software che segretamente potrebbero essere dei malware progettati per pratiche di keylogging.

Man-in-the-middle. Questa è un’altra pratica che piace soprattutto agli hacker nei paesi asiatici, ma che si sta diffondendo anche in Italia. L’aggressore in questo caso, tramite un hotspot pubblico o altro punto di accesso internet facilmente camuffabile come legittimo, si frappone tra device e sito, intercettando i dati inviati. Nel caso in cui gli utenti accedano a siti bancari, ecco che i dati vengono rubati senza che nessuno se ne accorga. La soluzione è quella di evitare di collegarsi al sito della banca o di usare l’applicazione di internet banking da reti pubbliche di cui non si conosce l’affidabilità come quelle messe a disposizione in piazze, ristoranti o aeroporti o perlomeno dotarsi di un sistema di protezione come una VPN.

Shoulder surfing. Questa pratica è forse una delle meno considerate, ma presenta dei pericoli da non sottovalutare. Quando ci si trova all’aperto in luoghi affolati capita spesso che gli occhi delle persone cadano sugli schermi dei dispositivi di altri. Nel caso in cui si stiano usando servizi sensibili, come l’online banking, è evidente che bisogna prestare maggiore attenzione. Si consiglia di evitare di aprire pagine in cui è necessario inserire codici e dati bancari in luoghi dove potrebbero essere visti da altre persone come aerei, autobus, treni e piazze affollate.

Ricapitolando, questi sono solo tre potenziali rischi a cui bisogna sempre fare attenzione nel caso in cui si utilizzino siti e app di internet banking.

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