L'alveare più grande del mondo? A Macurano


FRANCESCO GRECO - Da guinness dei primati. Saranno un miliardo di vespe, o giù di lì. Tutte richiamate dall'Ape Regina. L'alveare più grande del mondo? In Puglia, a due passi dal mitico insediamento di Macurano, in agro di Montesardo (Lecce), fra l'Adriatico della marina di Novaglie e lo Jonio di Santa Maria di Leuca. Nella tenuta "Vigna", di proprietà di Donato Marzo, esperto di architetture del passato.

"Le vespe hanno lavorato almeno un anno e mezzo, due per mettere su un alveare di oltre un metro cubo", spiega Huber Ratano, apicultore da Patù, che lo ha censito e lo sta studiando (sue le foto allegate al servizio).

Un'opera d'arte, un'autentica meraviglia della natura che a vedere da vicino dà una grande emozione. Che certamente entrerà nel grande libro del guinness dei primati.

E che, da qualsiasi visuale lo si osservi, contiene una serie di messaggi e decodificazioni multiple. L'Ape Regina ha richiamato migliaia di vespe. Rappresenta la seduzione a cui non si può resistere. Un segno della natura che si riprende i suoi spazi primordiali: come se tutte le offese che abbiamo recato in questi ultimi decenni (veleni di ogni sorta in primis) di sviluppo selvaggio sono state formattate. 

Così la natura ritrova il suo secolare respiro, i millenari equilibri, ecosistemi che parevano compromessi per sempre, in modo definitivo. Spettacoli e stupori sempre più frequenti, che tracciano un'inversione di tendenza. Non sono dunque cadute nel vuoto le parole drammatiche di Greta Thunberg, l'attivista svedese: "Ci state rubando il futuro...".


"Come le api, anche le vespe sono ottime impollinatrici", aggiunge Huber che sta cercando di fare di una passione un lavoro che sia fonte di reddito per la sua famiglia. Come tanti in Salento: di ragazzi che si dedicano all'apicoltura, alla commercializzazione del miele e al recupero degli sciami, se ne segnalano un pò ovunque: da Lecce a Presicce, da Patù a Gagliano, Parabita, ecc.

Un back to future perciò denso di prospettive, dalle infinite password: culturali, sociali, economiche, ecc. Ma anche storiche: infatti i Messapi, antichi abitatori del Salento, erano grandi allevatori di cavalli ma anche di api. Forza e dolcezza: c'è allegoria più affascinante che a distanza di secoli poteva regalarci un popolo misterioso, annientato dai Romani nel III secolo a. C. quando serviva il porto di Brindisi per i loro sogni imperialisti?

Peraltro, stando a quel che scrivono autorevoli archeologi (Francesco D'Andria su tutti, ma anche il compianto Cosimo Pagliara), Montesardo sarebbe l'antica Hyria, "capitale" della confederazione messapica formata da 13 città, che batteva moneta propria (proprio qui forse c'è stata la zecca di Stato) e aveva la corte, col re (dinasta) Artos. 

A Macurano adesso si attendono gli entomologi per studiare l'alveare più grande del mondo, le tantissime cellette, la struttura interna, magari dopo averlo sezionato. 

Intanto l'Ape Regina continua ad ammaliare e richiamare le vespe, donando i suoi messaggi e stupori a noi, cinici, disincantati inquilini del III Millennio.

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