Gravina ed Altamura contro il nucleare

PIERO CHIMENTI - Arriva un secco 'no' da parte di Gravina ed Altamura, due dei tre comuni pugliesi, insieme a Laterza, ad ospitare sul loro territorio il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Lo hanno ribadito sul loro profilo facebook il sindaco di Gravina Alessio Valente: "Non c'è spazio per trattative o valutazioni. Lo dico subito: la nostra risposta sarà un no secco e fermo" scrive il sindaco di Gravina, Valente, il quale definisce la notizia "una doccia gelata: le istituzioni locali sin qui non erano mai state interpellate. Niente e nessuno può farci cambiare idea rispetto a quella contrarietà già espressa in consiglio comunale nel 2015 e ancora nel 2016 insieme ad altri Comuni. Poi, in termini ambientali, Gravina e la Murgia hanno già dato: la vocazione di queste nostre aree è agricola e turistica, e non permetteremo che ci trasformino in un cimitero di scorie nucleari. Mai".

Dello stesso tenore è il post della sindaca Rosa Melodia: "Non ci lasceremo trascinare con rassegnazione in questa situazione, già il 14 gennaio 2016 i consigli comunali congiunti di Altamura, Poggiorsini, Spinazzola, Irsina, Santeramo in colle, Gravina in Puglia e Matera adottarono con delibera un ordine del giorno in cui si chiedeva alla Regione Puglia e alla Regione Basilicata, al presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico di 'dichiarare le aree del territorio regionali e dei comuni interessati non disponibili alla localizzazione del deposito nazionale destinato allo smaltimento a titolo definitivo dei rifiuti radioattivi e del Parco tecnologico".

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