Baresi che hanno fatto la storia di Bari: Alfredo Giovine


VITTORIO POLITO - Alfredo Giovine (1907-1995), pubblicista, scrittore e poeta dialettale. Ha dedicato la sua attenzione culturale al folclore, alla storia, alla vita teatrale, alla musica, alla cucina, alle tradizioni ed al dialetto barese. Giovine ha scritto e divulgato oltre 90 pubblicazioni che abbracciano vari argomenti e oltre un migliaio di articoli pubblicati su quotidiani e periodici. Tra le pubblicazioni ne ricordo solo alcune: “Bibbia Barese”, “Vìdua Vìdue”, “U Sgranatòrie de le Barìse”, “Bari la Zita mè”, “Bari d’altri tempi”, “Proverbi pugliesi”, “Pulpe rizze”, “C’era una volta Bari”, “Il dialetto di Bari”, molte scritte in dialetto, quel dialetto che rappresenta un codice capace di dignità quanto a cultura e comunicazione.

Da pubblicista, ha curato la rubrica domenicale de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, dal 1979 al 1995. Negli anni ’80 fu entusiasta sostenitore dell’attività editoriale dei fratelli Laterza (Giuseppe e Stefano), con una serie di pregevoli libri sulla città di Bari, ormai contesi tra gli appassionati come pezzi d’antiquariato.


Il 3 marzo 1990 gli venne assegnato il “Premio Letterario Internazionale di Cultura Popolare – Puglia 1989” dal Centro Studi Tradizioni Popolari di Puglia, Basilicata e Calabria. Nel 1993, il quotidiano “La Stampa” di Torino pubblicò, come inserto a fascicoli, la sua raccolta Proverbi Pugliesi, precedentemente edita da Giunti di Firenze.

Lo scrittore Vito Maurogiovanni (1924-2009), scriveva che Giovine aveva la vena poetica fatta di sentimenti fortemente popolari e soprattutto riflettenti l’eco del dialetto di cui curò pronuncia e scrittura nonché l’esatto svolgersi di proverbi, detti e modi di dire, anche in senso filologico. Inoltre era stato fiero bersagliere, e i bersaglieri, difatti, con bandiere e piume al vento, non mancarono ai suoi funerali, né alla cerimonia che il Comune di Bari organizzò per l’intitolazione di un tratto del Lungomare che porta il suo nome.

Franco Chieco, direttore del periodico “Contrappunti”, tra i suoi ricordi, scriveva che Giovine aveva un archivio ineguagliabile, una vera miniera, sapeva tutto sui teatri di Bari, infatti, ha scritto due importanti volumi: uno dedicato a quello che fu il primo teatro di Bari, che aveva la sede in Piazza Mercantile, proprio sotto il Palazzo del Sedile, e l’altro al Teatro Petruzzelli. Ed a proposito della tragedia del Petruzzelli in una intervista a “Contrappunti”, Alfredo Giovine così si espresse: «Il Petruzzelli? Quella mattina ho pianto. Quelle fiamme avevano bruciato un pezzo della mia vita… Eh, sì, piangemmo in molti, quel giorno, e mi piace pensare che le fiamme furono domate più dalle lacrime dei baresi che dagli idranti dei pompieri».

Giovine, oltre che storico, musicologo, demologo, dialettologo, fu anche affermato poeta popolare e si occupò anche di teatro dialettale barese, dando alle popolari “stòrie” di una volta il linguaggio teatrale in modo da evidenziare curiosità, fantasia e arguzie del popolino barese. I tre lavori compiuti: la notissima “La Stòrie de Mìinze Cùle”, “BBon ggiòrne o cchiù ffèsse” e “La stòrie de na chenèsse”, furono rappresentati in riduzione teatrale a cura di Vito Signorile, in ‘prima nazionale’, il 6 giugno 1996 al Teatro Abeliano, in conclusione della rinata Piedigrotta Barese.

“Bari in carrozza” il suo ultimo lavoro, edito da Schena di Fasano, è uscito postumo a Natale del ’95.

Il Comune di Bari lo ha voluto ricordare dedicandogli una parte del Lungomare sud, nel tratto che va dal Trullo al Camping San Giorgio.

E, per concludere, alcuni versi di Giovine dedicati al Barese.

U Barèse

Lèngua tagliàne e dialètte barèse

Pàrene nemìsce, ma sò chembàgne.

U Tagliàne iè fiòre de giardìne

E u Barèse nu fiore de gambàgne.

Struìt’e cerveddìn’u prime fiòre

U secònde pezzènd’e tutte core.

 

(Il Barese – La lingua italiana e il dialetto barese sembrano nemici, ma son compagni. L’italiano è fiore di giardino e il barese fiore di campo. Istruito e intelligente è il primo fiore, il secondo è scalzo e tutto cuore).

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