L’avvocato e i proverbi


VITTORIO POLITO – L’avvocato è un professionista esperto di diritto che presta assistenza in favore di una parte nel giudizio, operando da consulente e da rappresentante legale, sia giudiziale che stragiudiziale, per conto del suo cliente.

L’avvocato assiste in Tribunale la cosiddetta “parte” in un giudizio che può essere civile (civilista), penale (penalista), amministrativo (amministrativista), generale (magistrato della Corte di Cassazione o di Appello), dello Stato (avvocatura), della Chiesa (concistoriale o rotale, che assiste le parti nelle cause di competenza ecclesiastica), ecc.

L'obbligazione dell’avvocato assunta mediante la stipulazione di un contratto professionale di prestazione d’opera intellettuale è ritenuta comunemente una obbligazione di mezzi e non di risultato, in quanto il professionista assumendo l’incarico, si impegna a porre in essere tutte le condizioni tecnicamente necessarie per consentire al cliente la realizzazione dello scopo perseguito, ma non a conseguire il risultato. In alcuni casi l’avvocato assume una obbligazione di risultato quali ad esempio verificare la sussistenza di procedure esecutive immobiliari in cui intervenire; l’interruzione del termine di prescrizione; proposizione di un appello, redazione di un parere, la redazione di un contratto, ecc.

Gli avvocati sono una categoria di professionisti molto bersagliata dai proverbi, poiché, si dice che dalle liti e dalle cause che rovinano i contendenti, alla fine guadagnano solo loro. Sono spesso visti come uccelli predatori che vivono sulle disgrazie e sulle sventure altrui. In realtà non sempre è così e non sono affatto tutti uguali, come gli altri professionisti. Ma questa è un’altra storia,

Ora passiamo ai proverbi.

“Chi nella mano dell’avvocato va, perde fede, speranza e carità”. A contatto con gli avvocati la vita si presenta come la commedia dove tutto può essere vero e tutto falso. C’è anche sottinteso il fatto che l’avvocato avrà fama di persona falsa, profittatrice, capace di vendersi alla controparte, ecc.

“Preti, medici e avvocati si trovan sempre d’accordo”. Vivono infatti sulle disgrazie altrui: gli avvocati sulle liti ed i testamenti, i medici sulle malattie e i preti sui funerali e i lasciti. Quindi quando c’è qualcuno che va all’altro mondo lavorano insieme.

“La penna dell’avvocato è un coltello da vendemmia”. È un arnese che non lavora mai inutilmente o in perdita, ma guadagna sempre e comunque, come la roncola del vendemmiatore che taglia grappolo su grappolo.

“Buon avvocato non si fece mai portare davanti a un giudice”. L’avvocato evita, per quanto lo riguarda personalmente, di ricorrere in tribunale e arriva sempre a un accordo.

E ricordate che, secondo Charles Dickens, “Se non ci fosse gente cattiva, non ci sarebbero buoni avvocati.

Curiosità. Gli avvocati presidenti della Repubblica? Sergio Mattarella, Enrico De Nicola e Giovanni Leone.

E, in conclusione, mi piace allegare la “Preghiera dell’avvocato”, scritta nel 1969 dall’avvocato Mario Salciarini (1934-1974) del Foro di Perugia, e da me tradotta in dialetto barese.
 

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