L'elefante e i proverbi

VITTORIO POLITO – L’elefante è un mammifero proboscidato di enormi dimensioni e rappresenta il più grande animale terrestre vivente. Ha lunga proboscide formata dalla fusione del naso con il labbro superiore, che ha funzioni tattili, olfattive e di presa e che serve anche per aspirare l’acqua ed enormi incisivi superiori a crescita continua (le zanne), zampe lunghe e colonnari, grandi orecchie utilizzate per la termoregolazione. 

Alto fino a 4 metri, pesa fino a 7 tonnellate.
Nei tempi passati l’elefante entrò nella memoria degli abitanti della penisola italiana, come animale da guerra: prima con gli elefanti di Pirro che mosse contro Roma e poi con quelli di Annibale e per lungo tempo fu considerato essere favoloso.
In Asia veniva addomesticato per farlo diventare cavalcatura del re, da sempre apprezzato per l’intelligenza. Un elefante bianco annunciò la nascita di Buddha. Nell’induismo troviamo Ganesha, il Signore che rimuove gli ostacoli, dio della scrittura e della sapienza, con testa di elefante e una sola zanna che divenne poi anche la guida dei seguaci del dio Shiva.
Nell’antica Cina l’elefante era simbolo della forza e della sapienza, ed anche nella tradizione occidentale ritroviamo la sua presenza che, per la sua intelligenza, diviene l’attributo del dio Mercurio. La sua longevità ne ha fatto l’emblema del superamento della morte.
Nella simbologia ha un posto ragguardevole tra “benignità”: incontrando il viandante smarrito, lo riporta sulla retta via; “continenza”: durante i due anni della gravidanza della femmina, il maschio si conserva casto; “forza”: è ritenuto l’animale terrestre più forte che esista; “goffaggine”: ha movimenti lenti ed impacciati per la grande dimensione; “intelligenza e memoria”: tra gli animali ha un quoziente di intelligenza molto alto, soccorsa da una considerevole memoria; “mansuetudine”: non combatte se non è aggredito; “prudenza”: avanza lentamente per non travolgere gli esseri più piccoli, ecc. Si tratta di animali molto longevi (vivono tra 40 e 60 anni), gli unici predatori, dai quali devono difendersi, sono gli esseri umani.
E i proverbi che dicono?
“L’elefante non va a caccia di topi”. Chi è grande disdegna il piccolo. Chi ha tanto non si pone in faccende meschine.
“L’elefante non sente il morso della pulce”. I grandi non avvertono e non temono le offese dei piccoli.
“Chi caccia l’elefante deve pensare a come portarlo a casa”. Chi si mette in un’impresa al di sopra delle sue possibilità deve pensare agli inconvenienti che dovrà affrontare. E, infine, “Chi compra un elefante, deve pensare ad allargare la porta di casa!”.

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