Enzo Spisni: "I magnifici 20 per le tue difese"


LIVALCA
- Di solito mia moglie Angela quando vuol porre alla mia attenzione qualche avvenimento particolare o accadimenti che fanno riferimento alla nostra quotidianità mi regala libri - quasi sempre editi da Levante non solo perché ‘parte in causa’, ma anche per quel piccolo segnalibro in seta, tanto caro a mio padre primo sostenitore della causa ‘angelica’, utile per segnalare quel che vuol porre alla mia diligenza - portatori di messaggi più o meno ‘lampanti’. Con mia meraviglia mi ha regalato, alcuni giorni fa, un libro della prestigiosa casa editrice fondata a Venezia da Giambattista Sonzogno nel primi anni del 1800 - chiaramente lei non sa che mi chiamavano ai tempi del liceo ‘Sonzogno o son desto’…questa storia la racconterò fra qualche anno a Mariolino e agli altri che verranno - dal titolo «I magnifici 20 per le tue difese». L’autore del libro è Enzo Spisni, un biologo ricercatore e docente in Nutrizione presso l’Università di Bologna. Questo studioso, coadiuvato dal suo gruppo di lavoro, ha meritato che un suo progetto vincesse un finanziamento europeo per riuscire a contrastare, con i giusti ingredienti, l’infezione da Sars-Cov-2. Pensate quanto sono ‘pazzo’: solo per questo lo nominerei sottosegretario alla Salute. Il libro di Spisni - il cognome non aiuta, comunque si tratta di forma dialettale bolognese arcaica che significa schizzo, spruzzo per fuoriuscita abbondante di liquido - è stato pubblicato nella collana «Scienze per la vita» diretta da una giornalista siciliana di Siracusa, ormai trapiantata a Milano: Eliana Liotta. La giornalista professionista - è stata anche per sette anni vice-direttore della testata «Oggi» - quest’anno ha pubblicato per La Nave di Teseo un libro che proverò a leggere e di cui intuisco le conclusioni e che, spero, consulteranno, con saggezza e obiettività che in sostanza significa non ‘svendendosi’, coloro che possono per nostro mandato: «Il cibo che ci salverà».

Spisni è anche collaboratore-fondatore del giornale online «IL FATTO ALIMENTARE», la testata diretta da Roberto La Pira che da alcuni anni è diventata una voce importantissima per la spesa corretta e il mangiar bene, salvaguardando la natura. La Pira, oltre ad aver pubblicato libri per Rizzoli e Mondadori e aver diretto per dodici anni «ALTROCONSUMO», è stato dal 1991 al 1996 presenza fissa nella trasmissione di grande successo «Mi manda Lubrano». Mi piacerebbe sapere se il grande Antonio Lubrano nativo di “Scampamorte” Procida si sia ritirato nella sua isola o abbia preferito le lusinghe della capitale. Qualche anno fa Lubrano ha scritto per Mondadori «L’Italia truccata», che mi ricorda la storia di un imprevisto alla Lubrano, stile «Diogene» (messaggio per i pochissimi che mi seguono nei percorsi accidentati) . Avevo acquistato il libro da Renato, dopo essere uscito da uno studio medico situato nelle vicinanze, e mi ero dimenticato che la mia consorte Angela mi aveva comunicato: ‘Forse stasera andiamo in pizzeria’. Infatti una telefonata mi avvisò raggiungici al posto convenuto. Questo tipo di comando lo accetto senza fiatare. La piacevole serata diede modo a tutti di ‘esibirsi’ in degustazioni che Spisni non avrebbe avallato e, quando la discussione finì in politica e gli espedienti cui spesso fa ricorso per giustificare alcune cose, io ebbi il mio colpo ‘equino’. Regalai al marito dell’amica di mia moglie, di cui avevo capito si festeggiava la messa in pensione, il libro di Lubrano che avevo con me. Onestamente la cara persona, in seguito, mi ha invitato più volte a pesca, ma io ho sempre gentilmente rifiutato non avendo hobby, men che mai di ‘caccia’ ai pesci. Solo ora, nel fare mente locale, mi sono ricordato che «Mi manda Lubrano» diventò «Mi manda Rai 3» e non tutti si accorsero che l’Italia era mutata…anzi ‘truccata’.

Nel volume di Spinsi si parla di immunodieta, necessaria per fortificare le nostre difese immunitarie. Si studia una nuova disciplina denominata ‘Immunonutrizione’, ossia lo stretto rapporto tra la nostra alimentazione quotidiana e il sistema immunitario. Il volume ha colte incursioni nella mitologia e ci segnala - cosa che in molti sappiamo perché abbiamo avuto mamme e nonne ‘amanti’ della vitamina C - che un paio di arance giornaliere ci fanno fare il pieno della vitamina della ‘concordia’ e che la buccia, sprecata erroneamente, contiene l’esperidina, sostanza con effetti benefici a livello vascolare. Un tuffo nei ricordi per riesumare le tre figlie della Notte ( o di Atlante) le Esperidi : Egle, la luce, Erizia, la rossastra e Esperia, la serale. Il delicato compito di queste ninfe consisteva nel vegliare l’albero dai pomi d’oro, dono che ricevette Era nel giorno delle nozze con Zeus. Prima di andare oltre le mie attuali capacità cognitive vi comunico che Ercole, in una delle sue ultime fatiche, riuscì nell’impresa di impossessarsi dei frutti e che il noto giardino delle Esperidi è stato identificato nell’attuale Marocco. Nel libro vi è molto spazio per sua maestà il limone e i miei ricordi non possono prescindere dalle torte di mia madre tutte innaffiate da quel liquore fatto in casa, dopo una paziente ed attenta selezione del prodotto effettuata visionando personalmente l’agrume giallo-verde. Ora dovrei riferirvi una cosa che farei bene a non esporre: anni fa ad Ischia ho assaggiato il famoso limoncello: ’citronello’ il mio verdetto. A chi acquisterà il libro di Spisni consiglio la ricetta per realizzare una super limonata toccasana…componenti che chi scrive aveva captato oralmente frequentando i Maestri di vita. Dimenticavo nel libro quando si parla di scorze, in questo caso di limoni, si precisa sempre NON TRATTATI. Mi vien da pensare a Cincinnato, che alternava le fatiche di condottiero a quelle di agricoltore «Agrum, colebat minibus suis» o allo stesso Garibaldi a Caprera, ma non ci vedo Livalca ‘arare’ fuor di…Levante.

Prima di elencarvi «I MAGNIFICI 20 PER LE TUE DIFESE», ovvero i prodotti indispensabili per una sana e corretta alimentazione, vi riporto una riflessione del dottore Spisni che ha turbato non solo me, ma anche i cinque Amici cui ho consigliato il libro:«Vi è il sospetto che, quando è arrivato il Covid-19, una fetta consistente della popolazione mondiale si trovasse ad avere un sistema immunitario indebolito da patologie croniche che hanno certamente a che fare con una nutrizione sbagliata».

Mi preme, inoltre, sottolineare che non pretendo di consigliarvi il «Pan degli Angeli» del nostro Dante nel Paradiso e nemmeno la sagacia di Orazio «Uno stomaco raramente digiuno, disprezza i cibi volgari», ma solamente chiedere consiglio ai nonni di casa… raramente sbagliano.

1)              1)  ARANCIA                2) AVENA                 3) BANANA

4) CAROTA                  5) CICORIA               6) CIOCCOLATO

7) CIPOLLA                 8) CURRY                 9) FRUTTI BOSCO

10) KEFIR                  11) LIMONE              12) MELAGRANA

13) MIELE                  14) NOCE                15) OLIO OLIVA

16) PESCE AZZURRO          17) SOIA                18) SPINACI

19) TÈ VERDE               20) UVA NERA

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