I Padri Domenicani varano il numero di settembre-ottobre del Bollettino di San Nicola


Carissimi devoti e amici di San Nicola, sono passati 70 anni da quando, con la Costituzione Apostolica “Sacris in aedibus” del 5 agosto 1951, la Basilica di San Nicola e gli edifici annessi sono stati affidati “ad nutum Sanctae Sedis all’Ordine dei Frati Predicatori, insieme con gli uffici e benefici, diritti e doveri, privilegi ed obbligazioni di pertinenza della medesima Basilica”.

LIVALCA - Con queste parole il rettore della Basilica di San Nicola di Bari, p. Giovanni Distante, inizia il suo editoriale, intitolato «Incarnare lo stile di Dio», che apre il “Bollettino di San Nicola” di settembre-ottobre 2021. Il progetto grafico della pubblicazione è stato curato, al solito, da padre Santo Pagnotta - definito da qualcuno del mestiere ‘domenicano per caso’ al solo scopo di metterne in evidenza le non comuni capacità di elaborazione: raffinata, elegante e pur sempre lucida, sobria e ‘controllata’- per cui chi scrive da ‘provetto-profano’ può affermare che egli segue le direttive del rettore che, pur essendo ‘neofita’ in materia grafica, possiede uno ‘stile’ innato che lo porta ad accorgersi del valore dei collaboratori e, nel caso specifico, di chi è in sintonia con l’«ars grafica». Ironia della sorte l’abile azienda grafica che stampa il Bollettino, “Pubblicità & Stampa srl “, è stata fondata agli albori anche da uno dei più noti ‘creativi’ italiani, universalmente conosciuto come Geppi De Liso. Lo ‘stile’ di cui parla nel suo scritto il rettore Distante è quello che Papa Francesco il 10 ottobre del corrente anno, all’apertura del Sinodo, ci ha proposto:« Iniziamo con il chiederci tutti: noi, comunità cristiana, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità?...». Ai miei fedeli lettori consiglio di procurarsi il Bollettino non solo per saperne di più, ma per sentirsi meglio come persone e cittadini che non dimenticano che gli ‘altri siamo NOI’.

Molto avvincente la cronistoria che fr. Gerardo Cioffari fa della «Traslazione di San Nicola’ in un articolo che tende a dimostrare come un furto possa essere ‘lodevole’ ed una bugia ‘innocente’. Cioffari dispensa il suo sapere nel modo a lui più congeniale: molti fatti e ‘fatterelli’, le parole indispensabili e aggettivi con parsimonia ( Io sono Nicola e in questo momento sto con voi e, affinché ne siate certi, sappiate che il ventesimo giorno da quando avete preso il mio corpo da Mira entrerete nel porto di Bari).

Interessante e stimolante la riflessione di fr. Gennaro Vitrone sui nove modi di pregare di San Domenico, il santo che concedeva il giorno al prossimo e la notte la donava a Dio: più che invitarvi a provare, vi esorto a leggere tutto d’un fiato il trascinante testo redatto.

Distante non manca di ricordare i 90 anni di padre Damiano Bova, che chi scrive conosce da ‘sempre’, le cui prediche domenicali - quelle delle 7,30 che vengono seguite dai soliti fedelissimi - ci riservano sempre spunti di riflessione che il frate nato a Bivongi ama condividere, al termine della funzione religiosa, con gli Amici del Gruppo San Nicola. Dire che da buon calabrese padre Damiano accetti le critiche eventuali è puro eufemismo: l’ultima parola deve essere sempre la sua, ma la professa - con quella voce cui non serve il microfono - con tale amabilità da farti pensare che abbia…veramente ragione. Un autentico pilastro su cui poter sempre contare: una guida tranquilla e serena che sa trovare una sana scorciatoia anche quando l’impresa appare ardua, se non impossibile: il faro di Bivongi trasferito a San Nicola…con la stessa funzione di esperta ‘GUIDA’.

Molto affettuosi i saluti dei nuovi presbiteri che sono venuti ad aggiungersi alla comunità di San Nicola: la loro vocazione è un inno alla speranza, alla vita e alla preghiera, quella che faceva dire a San Benedetto «La miglior preghiera e la più accetta a Dio è il lavoro» ed a Papa Giovanni Paolo II «La grandezza del lavoro è all’interno dell’uomo»: Fr. Gianluca Maria Lopez e fr. Danilo G. Maria Milelli, questi i loro nomi, sono rientrati subito a Roma per completare gli studi specialistici di teologia.


Sempre il rettore Distante in un pezzo traboccante di fiducia «L’accoglienza di Amal in piazza San Nicola» ci parla di questo festival artistico internazionale The WALK (Il cammino) che sensibilizza l’opinione pubblica sul rispetto che si deve ad ogni profugo. Amal un burattino di tre metri e mezzo - che si deve alla creatività della famosa Handspring Puppet Company - rappresenta una giovane rifugiata che ha lo scopo di ricordare a tutti “Di non dimenticare”. Partendo da Bari, come prima tappa,il burattino percorrerà ottomila chilometri per portare ovunque il messaggio di pace e speranza. Distante ci ricorda che Nicola in greco significa “Vittoria del Popolo” e l’incontro con Amal deve predisporre i nostri cuori ad andare oltre il rancore e l’insensibilità.

Fr. Francesco Narcisi, con partecipato entusiasmo, ci descrive l’atmosfera gioiosa che vi era in Basilica il 7 ottobre per la professione solenne di fr. Andrea D’Arcangelo nell’ordine dei predicatori. La ‘squadra’ di San Nicola al completo ha voluto omaggiare il nuovo fratello con una simpatica foto ricordo.

Un redazionale che descrive come il 27 settembre la Guardia di Finanza sia venuta a San Nicola per la celebrazione eucaristica nella festa di San Matteo, patrono del Corpo, rito presieduto dall’ordinario militare sua ecc.za Mons. SANTO MARCIANO’, è l’ultima notizia dedicata ai ‘ fuori programma’. Nel chiedere scusa a coloro che ho dimenticato di citare e che hanno dato il loro contributo alla pubblicazione, vi propongo il mio consueto volo pindarico che, solo dall’anno in corso, annovera fra i ‘tifosi’ anche l’amico Vito Ferri, direttore del Giornale di Puglia che ospita con continuità i miei interventi.

IL 10 settembre del 1952 andò in onda il primo Telegiornale TV, senza collegamenti esterni ma con la voce di Riccardo Paladini speaker in auge all’epoca, sotto la direzione di Vittorio Veltroni, papà del noto politico Walter. In quello stesso magnifico settembre nasceva il primo numero del Bollettino di San Nicola - n. 1 luglio- settembre 1952 - registrato con il numero 79 presso il Tribunale di Bari il 18 giugno 1952. Il primo direttore responsabile fu padre Girolamo De Vito, l’attuale padre Giovanni Matera.

A voler realizzare una rapida sintesi si deduce che, il ‘Bollettino di San Nicola’ e il ‘Telegiornale TV’, hanno la stessa età e la stessa importanza, anche se qualcuno come Giacomo Devoto nei primi anni ’70 sentenziò:« Fra 30 anni l’Italia sarà non come l’avranno fatta i Governi, ma come l’avrà fatta la televisione» e un anonimo sintetizzò «Il teatro è vita, il cinema è arte, la televisione un…mobile»; per fortuna la Comunità di San Nicola di Bari si è aperta alle novità, servendosi degli indubbi vantaggi dei mezzi di comunicazione, ma è rimasta fedele a quel Santo che fu vescovo di Mira e, ‘arrivato’ a Bari nel 1087, continua a dispensare i doni della fede a grandi e piccoli.

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