Oggi si celebra Santa Lucia patrona di Siracusa


VITTORIO POLITO
- Oggi si festeggia Lucia, vergine e martire, una tra le più popolari Sante del Medioevo la cui fama è molto diffusa e secondo il Messale Romano è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano (la preghiera centrale della celebrazione eucaristica).

Nell’iconografia popolare Lucia è rappresentata con un piatto in mano nel quale sono posati i propri occhi in riferimento all’episodio in cui se li cavò per inviarli al suo pretendente. Lucia nacque a Siracusa verso la fine del III secolo, da una nobile famiglia siracusana e già promessa in sposa a un giovane del suo rango, quando avvenne l’episodio che le cambiò la vita. In seguito all’ammalarsi della madre, Eutichia, la accompagnò a Catania per chiedere a Sant’Agata la sua guarigione. Cosa che avvenne e, di ritorno da Siracusa, la giovane Lucia decise di consacrarsi interamente a Dio, rinunciando al matrimonio, mettendo in vendita la sua dote per donarne il ricavato ai poveri. Colui che l’aveva pretesa come sposa, si vendicò del rifiuto denunciando Lucia al locale tribunale dell’impero romano, con l’accusa che ella fosse “cristianissima”, poiché infieriva la crudele persecuzione anti-cristiana dell’imperatore Diocleziano. Allora il governatore ordina un gran fuoco di fascine e resina per incenerirla, ma Lucia lo sfida: “Pregherò il Signore nostro affinché questo fuoco non mi bruci” e così fu. Uscita indenne dalle fiamme, Lucia, secondo un’altra tradizione, fu pugnalata alla gola, come si può notare nell’immagine della Santa portata in processione a Siracusa.

Lucia, istintivamente amica di tutte le creature che soffrono, nata per affrontare i tempi opachi che viviamo e portare nuovi motivi di speranza, una martire cristiana vissuta all’epoca delle persecuzioni di Diocleziano e venerata a Siracusa ove c’è la sua tomba senza il suo corpo. Prima della riforma del calendario (1582), la sua commemorazione coincideva con il solstizio d’inverno (21 dicembre, giorno in cui le giornate iniziano ad allungarsi).

Santa Lucia, è Patrona di Siracusa e protettrice di ciechi, oculisti, elettricisti ed è invocata contro le malattie degli occhi.

Curiosità - Il suo corpo fu sepolto nelle Catacombe Cristiane di Siracusa, la sua terra d’origine, ma nel 1204 i Veneziani sbarcati a Siracusa s’impossessarono delle reliquie e le trasportarono a Venezia, dove viene nominata compatrona della città. Oggi il corpo della vergine e martire si trova nella Chiesa dei Santi Geremia e Lucia di Venezia.

In Scandinavia Santa Lucia è rappresentata come una donna in abito bianco, colore della purezza, e fascia rossa, colore del sangue del martirio, con una corona di candele sulla sua testa. Le candele simboleggiano il fuoco che ha rifiutato di prendere la vita di Santa Lucia quando è stata condannata al rogo. In Norvegia, Svezia e nelle regioni di lingua svedese della Finlandia si intonano canzoni, e le ragazze portano in processione biscotti e panini allo zafferano. Si dice che celebrare la giornata di Santa Lucia aiuterà a vivere le lunghe giornate invernali con sufficiente luce.

In Ungheria e in Croazia, una tradizione popolare nel giorno di Santa Lucia prevede di piantare chicchi di grano: questi, che il giorno di Natale saranno già alti, rappresentano la Natività. A Santa Lucia, una piccola isola dei Caraibi, il 13 dicembre si festeggia il santo patrono ed è festa nazionale. Durante la celebrazione vengono accese luci decorative nella capitale. Gli artigiani partecipano con lanterne decorate e la giornata si conclude con uno spettacolo pirotecnico.

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